Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda: “Obiettivo biodiversità e difesa ecosistemi”

Redazione22/03/20243min
Slow Food al Mart



 

Si è svolta mercoledì 20 marzo ad Isera l’assemblea annuale di Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda, l’articolazione territoriale dell’associazione del buono pulito e giusto che ha sede a Rovereto e organizza le attività e i progetti in una vasta area del Trentino che copre, appunto, l’Alto Garda, l’asse del fiume Adige, gli Altipiani Cimbri e la Val di Cembra.
Nel corso dell’Assemblea il direttivo, guidato da Tommaso Martini che riveste anche l’incarico di Presidente regionale di Slow Food e membro dell’Assemblea nazionale, ha tracciato il programma 2024 ricordando che le iniziative di Slow Food sono sempre la restituzione di progettualità di lungo periodo volte a rendere a coltivare reti di collaborazione, cercando di intervenire in modo positivo nei sistemi locali del cibo.
Parlando della attività svolta lo scorso anno, si sono registrate 3mila ore di impegno volontario da parte dei soci attivisti di Slow Food e un coinvolgimento complessivo di circa 15mila persone. Primo obiettivo dell’anno sociale concluso, e auspicio per il 2024 già in corso, è concentrarsi sulla divulgazione della cultura del cibo. Laboratori del gusto, visite in azienda, conferenze e momenti conviviali, volti a far conoscere a un pubblico sempre più ampio, e soprattutto ai non addetti ai lavori, le dinamiche del sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo.
In particolare presentando modelli (economici ma anche sociali e culturali) alternativi a quelli predominanti dell’agro industria e incentrati sulla difesa della biodiversità, sull’equilibrio nel rapporto tra uomo e natura e con il paesaggio, sulle buone pratiche agricole, la mitigazione dell’impronta antropica sugli ecosistemi.

L’associazione, che nasce nel 1986 in reazione all’apertura dei primi fast food nel nostro paese, originariamente concentrava la sua attenzione sul mondo della gastronomia, mentre oggi ha spostato il proprio ambito di interesse sul rapporto tra la filiera agroalimentare e la crisi climatica. L’impegno di Slow Food sul nostro territorio ha riguardato anche il rapporto con le scuole con interventi in istituti di vario ordine e grado, dalle primarie degli Altpiani Cimbri, all’alberghiero di Rovereto, alle scuole professionali dell’Alto Garda. Nel corso del 2023 è stata posta una particolare attenzione al progetto dei Presìdi Slow Food che da più di vent’anni sono baluardo della biodiversità: l’enantio a piede franco della Vallagarina, il Vino Santo Trentino della Valle dei Laghi, il Broccolo di Torbole, il Grano saraceno di Terragnolo, il Vezzena di malga, il Trentingrana d’alpeggio e il nuovo Presidio dedicato ai mieli di alta montagna alpina.

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