Sinti al Fangolino di Riva, difficile convivenza con gli agricoltori
Dare uno spazio abitativo o residenziale, ma stanziale, ai nomadi Sinti che si trovano a Riva del Garda. La situazione, dicono gli agricoltori che possiedono i terreni in zona Sant’Andrea vicino alla loro attuale sistemazione, sta pericolosamente precipitando verso uno scontro tra le parti. In zona sta sorgendo un nuovo capannone e lo spazio occupato dai Sinti deve essere liberato. Il Comune di Riva di suo non può fare nulla, la sindaca Cristina Santi lo ha detto e scritto più volte, è la Provincia di Trento che deve risolvere la questione. Le famiglie, la cui residenza ufficiale è stata concessa a suo tempo dalla precedente Amministrazione comunale, hanno i figli che vanno a scuola ad Arco ma non dispongono di acqua, luce, gas e di un minimo di servizi per poter vivere degnamente. La Provincia aveva individuato un’area poco distante ma per poterci andare sono necessari un cambio di destinazione urbanistica e alcuni lavori per fornire servizi adeguati. Il tutto giace “burocraticamente” nella Variante 13 che è commissariata dalla provincia stessa, dunque serviranno mesi. Lo spazio a disposizione per i Sinti diventa sempre più stretto, gli agricoltori che non possono più sopportare la situazione, loro dicono “dove andiamo”? Una situazione da risolvere prima che diventi esplosiva.