Sfratti e morosità ITEA, Marchiori: “Aiuteremo chi è davvero in difficoltà”

Redazione17/02/20243min
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“Il metodo è stato impostato. Si parte da una mappatura estremamente precisa che consenta di analizzare caso per caso e, parallelamente, dalla revisione degli strumenti a disposizione delle istituzioni per affrontare l’emergenza casa”. Questo l’esito della prima riunione urgente dedicata al tema sfratti e morosità tra Provincia autonoma, Comune di Trento e Itea. Nella sede di piazza Dante l’assessore provinciale alle politiche per la casa Simone Marchiori, l’assessore comunale con delega al welfare di comunità Alberto Pedrotti, il vicepresidente di Itea Michele Ravagni e la direttrice generale Miriana Detti, la responsabile del Servizio politiche per la casa della Provincia Antonella Rovri, la funzionaria del servizio Sara Colaone e la dirigente del servizio politiche abitative del Comune Cristina Degasperi.
“Ci siamo trovati per affrontare il tema degli sfratti e morosità – spiega Marchiori – per gli inquilini Itea partendo dal Comune capoluogo, in cui si evidenziano la maggior parte dei casi a livello provinciale”. I casi sotto la lente sono una quarantina (in una decina hanno già accettato le rateizzazioni, rispetto ai 50 delle stime iniziali), con diverse differenze. Oltre all’importo dovuto – da poche centinaia di euro a qualche migliaia – ci sono variazioni sulle cause e motivazioni. Alcune derivano dal mancato pagamento di spese condominiali, altre di spese condominiali e rate dell’affitto, altre ancora da situazioni che si trascinano da un lungo periodo. Di qui la decisione di aggiornarsi tra dieci giorni per approfondire il quadro.

Sempre in mattinata, nella consueta seduta del venerdì, la Giunta provinciale ha approvato il conchiuso, ovvero l’impegno formale per rendere operativo il piano di legislatura con cui rispondere alla questione abitativa. Alla struttura provinciale in materia di politiche per la casa è stato dato mandato, anche attraverso il coinvolgimento di soggetti esperti, di avviare il percorso di revisione della legge provinciale sulla casa nonché lo studio di un nuovo progetto di housing sociale rivolto alla fascia grigia, il ceto medio che non rientra nell’edilizia sociale ma non ha la forza per comprare sul libero mercato. Proposte che al termine del percorso di elaborazione e condivisione con gli altri servizi e il Comitato provinciale per la casa arriveranno in Giunta per l’approvazione conclusiva.

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