Scoppia la “guerra” dei carrelli ad Arco tra Aldi e Poli
Presso il Centro Commerciale Cavallo, forse il primo vero centro commerciale della Busa nato una trentina d’anni fa come sede di uffici e negozi al piano terra, dove ora il marchio Aldi sta ultimando i lavori per il suo punto vendita in Busa, si “combatte” tra Italia e Germania la “guerra” dei carrelli. In pratica la tanto discussa apertura del punto vendita laddove fino a qualche tempo fa c’era un ristorante, l’Avalon. Aldi è a buon punto col suo sesto punto vendita in provincia dopo i due di Rovereto, Cles, Borgo Valsugana e Trento ma Poli contesta. Contesta in primo luogo la concessione delle licenze comunali al gruppo germanico (si parla di presunte irregolarità nel permesso di edificare), laddove anche diverse associazioni ambientaliste si sono “aggrappate” per far presente al Comune come il permesso di costruire presentasse qualche dubbio. Il tutto, dunque, ora è finito davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Trento in virtù del ricorso presentato da Supermercati Poli S.p.A. e Fratelli Poli S.p.A. Nel ricorso si avanza la richiesta di sospensiva che i giudici preposti del Tribunale discuteranno il 20 maggio prossimo, la cui decisione potrebbe bloccare i lavori. E non solo: qualora venisse presa questa metterebbe in difficoltà il Comune che ha concesso la licenza di edificare il punto vendita. Una decisione che la giunta del primo cittadino Alessandro Betta ha deciso di anticipare costituendosi in giudizio, affidando il compito della difesa all’avvocato Barbara Zampiero. In sostanza si adducono presunte irregolarità sui parcheggi esterni, superficie del verde e cessioni all’amministrazione comunale gratuite. Aspetti tutti da chiarire, comunque è bene dirlo, alcuni dei quali saranno oggetto di un sopralluogo dei tecnici comunali, mancanza di 14 parcheggi al fine della legittimità della concessione in primo luogo. Per coprire il fabbisogno del Centro, infatti e come il WWF aveva fatto presente a marzo scorso, sono necessari 56 posti auto alla nuova struttura oltre ai 29 per il fabbisogno degli uffici ai piani superiori. Ve ne sono, invece, 31 interrati e 40 in superficie, 85 stalli in totale, dunque. Secondo le osservanze presentate ne mancano dal progetto ben 14, stalli che il progetto prevede su via Tofino, ma distanti dal supermercato oltre i 450 metri previsti dall’attuale normativa urbanistica. Stalli (i 14 mancanti) che però grazie al cambio di destinazione d’uso del piano terra da mista, alimentare e non a commerciale non alimentare. Insomma, in contrasto con quanto si legge invece nella relazione illustrativa del progetto in essere.