Sarà riattivata la centrale idroelettrica di Toblino?
La Giunta provinciale ha espresso il parere favorevole di non sottoporre a procedura di valutazione dell’impatto ambientale il progetto “Variante non sostanziale all’utilizzazione idroelettrica nell’impianto di Castel Toblino (Madruzzo) e parte integrante della concessione di grande derivazione d’acqua ad uso idroelettrico di Torbole”, proposto da Hydro Dolomiti Enel S.r.l., attuale concessionario.
Pur non entrando nel merito della complessa istruttoria sia a livello nazionale (Ministero della Transizione Ecologica) che di Sevizi provinciali, la questione riguarda la “Centralina idroelettrica di Toblino”, posta a monte della Gardesana alcune centinaia di metri prima dell’entrata nel paese di Sarche. Si tratta di un piccolo impianto idroelettrico, che, realizzato ancora nel 1928 ai tempi della concomitante costruzione di Fies, captava l’acqua del Sarca mediante un’opera di presa all’uscita della forra del Limarò e, attraverso un canale/cunicolo ai piedi del Dain, alimentava la centralina scaricando poi l’acqua nel vicino lago di Toblino. Passata ad Enel rimase in servizio fino al 1965 e quindi chiusa per la scarsa produzione pur mantenendo in servizio il canale di adduzione.
Ora Hydro Dolomiti Enel intende metterla in servizio, avviando le relative procedure presso gli uffici competenti per le relative autorizzazioni con un aumento della portata massima da 2.500 l/s a 3.378 l/s per la produzione di una potenza media nominale di 213,4 Kw. Il parere, chiesto dal Ministero alla giunta provinciale, fa parte di questo iter burocratico, che a sua volta ha bisogno dei pareri dei vari uffici provinciali. Le strutture provinciali (APPA, Servizio Faunistico, Servizio Geologico, Soprintendenza Beni Culturali, e altri) pur essendo favorevoli, hanno subordinato il giudizio positivo al rispetto delle condizioni ambientali, atte a mitigare l’impatto della centrale di Castel Toblino in quanto parte integrante del più ampio sistema afferente alla grande derivazione idroelettrica di Torbole.
Il lago di Toblino, trattandosi di un’area protetta, risente con lo sfruttamento idroelettrico di un fattore di minaccia per il proprio ecosistema. Pertanto il parere positivo è subordinato alla presentazione al Servizio provinciale in materia di aree protette di un “programma di interventi da definire sulla scorta delle indicazioni di miglioramento ambientale e di compensazione contenute nelle deliberazioni istitutive delle aree protette e negli strumenti di pianificazione provinciale”.