Sant’Antonio a Dro, sei giorni di tradizioni, divertimento e cultura
È tempo di bilanci per la 103° edizione della Sagra di S. Antonio Dro, una festa popolare che nel tempo, con l’incredibile amore e dedizione di un gruppo di persone, è diventata un momento ricreativo con finalità culturali e un vero e proprio collante fra generazioni.
In un contesto storico come l’attuale, fatto principalmente di omogeneizzazione di idee e comunicazione scelta dai mass media, l’impegno profuso dalla Pro loco S.Antonio di Dro riesce a fornire momenti di socialità, finalizzati a stimolare le persone a riconoscersi come comunità.
Questo è proprio ciò che si è visto nei giorni della festa: tantissima gente di ogni età, sorrisi, ricordi, racconti, sguardi curiosi, colori, profumo di cibo e musica.
Alternati al divertimento anche momenti di cultura e storia locale con diversi appuntamenti dedicati alla susina, frutto autoctono, con tutte le sue declinazioni culinarie, un omaggio doveroso ai profughi di Braunau, cenni storici sulle Chiese del paese e tanto altro, come il concerto del Coro Alpino Trentino di Gardolo.
Nel ricco servizio cucina l’ha fatta da padrone il piatto principe della zona, ovvero lo spezzatino alle prugne di Dro.
La Pro Loco S. Antonio, per voce del presidente Sebastiano Matteotti, vuole ringraziare tutti i volontari che con le loro magliette gialle, colore simbolo di felicità e speranza, si sono messi a disposizione per al buona riuscita della festa, Ginetta Santoni, assessore alla cultura di Dro, la scrittrice Vilma Calzà e Fabio Chiodega, vicepresidente Federazione Pro Loco Trentine.