Circolo chiuso a San Giorgio di Arco: Ugo Perini accusa la politica e chiede una rinascita dal basso

Fabio Galas10/08/20255min
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Cancelli chiusi, silenzio e un vuoto difficile da colmare. Il Circolo San Giorgio, per decenni punto di ritrovo della frazione, è di nuovo chiuso dopo appena un anno dalla tanto attesa riapertura. Una delusione che brucia, soprattutto per chi come Ugo “Bike” Perini ha fatto della difesa della propria comunità una missione.

“Fallimento totale voluto dalla politica”
Perini, ex consigliere comunale e volto noto dello sport regionale, non usa mezzi termini: «Fino a qualche anno fa il Circolo era il cuore pulsante di San Giorgio. Ci si trovava per fare due chiacchiere, prendere un gelato, organizzare feste. Poi è arrivata la formula “Compendio” voluta dalla Giunta Betta e dal Comitato di Partecipazione: un modello imposto dall’alto, che non piaceva a nessuno. Avevo detto che avrebbe avuto vita breve, e così è stato. Dopo meno di un anno siamo tornati al punto di partenza».
Il riferimento è al progetto di co-gestione lanciato nell’aprile 2024, presentato come un’idea innovativa di “bene comune”: cooperative e associazioni locali (Arcobaleno, Komplett, Proveder, Virtus Basket e Rugby Alto Garda) avrebbero dovuto animare lo spazio, avviando attività sportive, ricreative e sociali. L’inizio fu promettente: nell’estate 2024 il centro estivo Komplett portò vita e bambini nel Circolo. Ma la spinta si affievolì presto.

 

 

Un anno breve e amaro
Le attività, inizialmente frequenti, si sono diradate. Le collaborazioni si sono indebolite, fino a un epilogo silenzioso: lucchetto ai cancelli e spazio di nuovo vuoto. Durante un incontro pubblico organizzato dalla nuova amministrazione Fiorio, la chiusura è stata confermata ufficialmente. Per i residenti, è un’amara conferma di un fallimento gestionale.

«San Giorgio – ribadisce Perini – è l’unica frazione di Arco completamente priva di servizi per la cittadinanza. Il Circolo era nato per la comunità e deve tornare ad essa. Basta formule calate dall’alto: serve un’Associazione locale capace di gestire bar, sala feste, campo da calcio e parco giochi, organizzando eventi e momenti di socialità per tutte le età, ma stavolta senza coinvolgere il Comitato di Partecipazione che si è già dimostrato non all’altezza».

Il progetto per ripartire e un parco
Perini non si limita alla critica: ha già consegnato alla sindaca Arianna Fiorio un piano per rilanciare l’area. Tra le proposte, anche la trasformazione del terreno vicino – di proprietà comunale e oggi coltivato a mais, confinante con la Provinciale – in un parco alberato fruibile da tutti. «Sarebbe un luogo di incontro intergenerazionale, qualcosa che manca a San Giorgio. Il terreno dove sorge il Circolo fu comprato dal Comune nel 1970 per i cittadini: ora deve tornare a loro».

Il simbolo di una comunità in cerca di riscatto
Il caso del Circolo San Giorgio è diventato il simbolo di una frazione che chiede ascolto e azione. La chiusura non è solo la fine di un progetto, ma la perdita di un luogo identitario. Perini, con la sua voce diretta e senza filtri, interpreta un sentimento diffuso: «È tempo di restituire a San Giorgio un cuore pulsante. Non vogliamo promesse: vogliamo fatti».