Ruota panoramica a Riva: attrazione o distrazione? Il dibattito accende la città

Riva del Garda, con il suo panorama da cartolina, il lago cristallino e le montagne che abbracciano la città, ha un fascino naturale difficile da eguagliare. Ma una ruota panoramica potrebbe aggiungere un tocco di magia o rischierebbe di trasformare il lungolago in una mini Las Vegas? La città è divisa, e il dibattito si fa sempre più acceso.

Da una parte, il Consorzio RivaInCentro, guidato dalla presidente Manuela Stein, spinge per l’installazione di una ruota panoramica di dimensioni contenute, tra i 25 e i 30 metri, con cabine in plexiglas e un design leggero ed elegante. “Non vogliamo una giostra qualsiasi, ma un’attrazione inclusiva e ben inserita nel contesto cittadino, che potrebbe animare la stagione turistica tra Pasqua e febbraio, coprendo periodi strategici come Natale e l’estate”, sottolinea Stein. L’obiettivo? Dare una spinta all’economia locale senza gravare sulle casse comunali.

Dall’altra parte, l’assessore Luca Grazioli non fa sconti e ribadisce il suo fermo no: “Riva non deve diventare una Mirabilandia sul lago. Il nostro turismo punta sulla qualità, sulla bellezza del paesaggio e sull’enogastronomia. Una ruota panoramica non aggiungerebbe nulla di valore”. Il rischio, secondo i contrari, è quello di deturpare la fascia lago, già messa alla prova da alcune scelte urbanistiche discusse, come il tanto criticato Palazzo dei Congressi.

L’amministrazione comunale, con tre voti contrari su cinque, ha dato parere negativo alla proposta, ribadendo che la città non dispone di uno spazio dedicato a “spettacoli viaggianti”. Per eventi come il luna park della fiera di Sant’Andrea si utilizza già un’area periferica alla Baltera, e proprio quella potrebbe essere, secondo Grazioli, l’unico spazio ipoteticamente adatto per la ruota.

Nel frattempo, mentre il dibattito infiamma le piazze (e i social), i numeri del turismo raccontano un’altra storia. Secondo i dati dell’APT, Riva del Garda continua a essere una delle mete più amate del Trentino, con un flusso turistico costante e una crescita negli ultimi anni, grazie soprattutto al richiamo internazionale del lago e alle manifestazioni sportive e culturali.

Serve davvero una ruota panoramica per attirare più visitatori? O il rischio è quello di un’attrazione che gira su se stessa senza portare valore aggiunto? Per ora, la questione resta sospesa a mezz’aria, proprio come i futuri passeggeri di una ruota panoramica che, almeno per ora, rimane solo un sogno per alcuni e un incubo per altri.