Rsa Molino di Dro, protestano i familiari: “Fateci abbracciare i nostri anziani”
L’altro giorno ha avuto luogo una manifestazione da parte dei parenti degli ospiti della Rsa di Dro al fine di rimuovere eventuali ostacoli e distanziamenti nelle visite ai parenti, iniziativa già proposta dai Comitati “Orsan”. Michela Santorum ha raccontato come il gruppo delle famiglie dei parenti della Rsa si sia unito per la Festa della Mamma in una protesta pacifica, proposta dai Comitati Orsan. Questi ultimi affermano di essere contrari ai distanziamenti, ai tempi ridotti delle visite imposti dalle Direzioni sanitarie delle strutture, mentre appoggiano l’utilizzo delle mascherine e il tampone antigenico rapido. Ora che tutti i degenti della Casa di Riposo sono vaccinati, i famigliari si chiedono che senso abbia trattarli ancora come prigionieri, e non come ospiti in quanto tali. I familiari sono rimasti davanti al cancello della struttura su cui hanno appeso cartelli e portato fiori in occasione della Festa della Mamma. Verso la fine di marzo il gruppo aveva già esposto una richiesta per migliorare la vita dei loro cari, come ad esempio svolgere attività all’aperto nel giardino, con il sole della primavera. Al contrario, i pazienti vengono portati solo poche volte nel giardino interno, dal quale non si vede il mondo esterno, ma solo quattro mura. La domanda che sorge ai componenti del gruppo è il perché bisogna tenerli “rinchiusi” quando ci sarebbe tutto lo spazio necessario per rendere la vita più piacevole, per dare un segnale di positività e di ritorno alla quotidianità.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A. Maffei” – Giorgia Zanoni)