Roberto de Laurentis acquista l’ex compendio dei Comboniani di Arco

Claudio Chiarani16/04/20213min
VILLA WERDER COMBONIANI ARCO W

Roberto de Laurentis, imprenditore, presidente dell’Unione Sportiva Arco, ex presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino e di Fondazione Città di Arco, ha firmato l’acquisto del compendio noto come “Ex Comboniani” di via Capitelli ad Arco. Nell’operazione, assieme all’imprenditore arcense, c’è anche il dottor Fabio Sandrini, colui che gestisce gli interessi dei Comboniani, con il quale fonderà la nuova società “Ville Corradi – Werder” che gestirà la struttura.
“L’idea di acquistare il compendio è sempre stata mia – dichiara De Laurentis – sin dal 2013, quando ero il presidente di Fondazione e Mattei il primo cittadino di Arco. La mia proposta era quella di allargare le attività della Fondazione, con un servizio alla persona dedicato di tipo privato, che potesse trovare all’interno del compendio la location ideale, che in quel luogo poteva starci benissimo. Io in tutti questi anni ho sempre tenuto l’argomento “caldo”: prima non c’erano risorse ma poi, quando è scaduto il mio mandato, in Tesoreria della Fondazione si trovavano due milioni e 720 mila euro”. De Laurentis rivendica l’operazione, tutta frutto di un’idea sua. Se ad Arco guadagnano altre strutture private anche la “Fondazione” poteva fare la stessa cosa. “Da quello che ho saputo in seguito e anche letto in questi anni, Mattei l’ha proposta come una sua iniziativa. Aveva raggiunto un accordo preliminare con chi gestisce gli interessi dei Comboniani, ma poi tra la pandemia e il conseguente caos quell’accordo è scaduto il 28 febbraio 2020. Io ho sempre mantenuto i contatti con il dottor Fabio Sandrini e due giorni fa abbiamo firmato il passaggio. Il compendio ora è nostro”.
La struttura si chiamerà “Ville Corradi – Werder” dal nome delle due ville che lo costituiscono, la sede sarà sempre in via Capitelli e sarà un Centro di Servizi alla persona. “Quali? Ci sono diverse idee sul piatto – afferma de Laurentis – le stiamo vagliando tutte e poi decideremo. Manca in zona, ad esempio, un servizio di dialisi. Ma, ripeto, queste sono cose che decideremo presto, noi lasciamo per ora le porte aperte a più possibilità. Elaboreremo le idee mentre stiamo costituendo di fatto la nuova Società”.
Il compendio è vuoto da tempo, gli ultimi Comboniani si sono trasferiti da tempo a Verona e De Laurentis ha già un progetto nel cassetto. “La struttura non richiede molti interventi, è ovvio che dopo la chiusura qualcosa dovrà essere sistemato, ma non è molto. È a norma, la destinazione urbanistica è quella, nessuna speculazione in merito è stata fatta. Ora noi privati decideremo cosa fare, non dobbiamo rispondere a nessuno”.

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