Riva ha chiesto 60 milioni al Governo, metà per la monorotaia Arco-Riva
Si chiama Pnrr e, tradotto, significa “Piano nazionale di ripresa e resilienza.” Il Pnrr prevede un pacchetto d’investimenti e riforme articolato in sei missioni. Il Piano, che promuove un’ambiziosa agenda di riforme con quatto principali che riguardano la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione e la competitività destina fondi europei a opere ritenute fondamentali per porre le basi di uno sviluppo sostenibile, interessa il Comune di Riva del Garda uu diversi fronti, tutti inseriti all’interno dei possibili finanziamenti (Il Ministero dello Sviluppo Economico è il soggetto che deve valutarne l’effettiva fattibilità e se rientra, appunto, nei progetti finanziabili) ministeriali.
La monorotaia “People Mover” sulla tratta Arco-Riva, la quale ovviamente va concertata con l’amministrazione comunale arcense, per un costo che andrebbe coperto con circa il 50% della somma richiesta al Ministero, ossia quasi 30 milioni di Euro sui poco meno di 59 che sono stati richiesti. Gli altri trenta milioni andrebbero a finanziare la ristrutturazione di Maso Ronc (4 milioni), la Tagliata del Ponale (400 mila), il recupero del vecchio rifugio bellico in via dell’Usignolo e via del Faggio (500 mila), tre milioni destinati alla rigenerazione urbana della Rocca di Riva e al nuovo Polo congressuale, la digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, il completamento della nuova sede del Circolo Tennis Riva al Brione per altri tre milioni di euro. Poi tutta una serie di opere contenute in ventidue schede che l’assessore Pietro Matteotti ha sintetizzato inviandole al Ministero per ottenerne l’avvallo e, logicamente, il finanziamento.
Ci sono il restauro degli affreschi e degli stucchi a Palazzo Lutti Salvadori, il Boulevard via Carducci-viale Rovereto fino al Parco commerciale Blue Garden, il nuovo parcheggio nella frazione di Campi di Riva, la riorganizzazione degli spazi Asili Nido e Materna a S. Alessandro, edificio questo che riceverebbe anche l’adeguamento alle norme antisismiche, la sistemazione della ciclopedonale lungo il torrente Varone e il collegamento con via Pigarelli, il nuovo marciapiede in località Pasina da San Tomaso, una nuova struttura polifunzionale a Forte Garda, un nuovo tratto di ciclabile in località Fangolino, il sottopasso nei pressi dell’Istituto Alberghiero, il percorso outdoor escursionistico dalla località Albola a Deva, il nuovo parcheggio nella frazione di Pregasina, interventi volti al miglioramento energetico delle Nino Pernici, le vecchie scuole elementari.