Riva del Garda ricorda il dottor Vinicio Zuccali a un anno dalla scomparsa

Ad un anno dalla sua scomparsa, la comunità di Riva del Garda si stringe nel ricordo del dottor Vinicio Zuccali, medico, scrittore e uomo di straordinaria umanità, spentosi nella notte del 6 maggio 2024. Per celebrare il primo anniversario della sua morte, la moglie Teresa e i familiari invitano amici, colleghi e conoscenti a partecipare a un duplice appuntamento commemorativo, tra raccoglimento, preghiera e memoria.
Questi gli appuntamenti commemorativi:
Domenica 4 maggio
Ore 18.45 – Momento di raccoglimento presso il cimitero del Grez, Riva del Garda
Ore 19.30 – Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe, Riva del Garda
Martedì 6 maggio 2025
Ore 8.30 – Santa Messa nella chiesa di San Vigilio, Nago
Ore 17.00 – Omaggio culturale presso la Biblioteca Civica di Riva del Garda, con una breve rivisitazione delle sue opere
In una nota diffusa dai familiari, il sentimento di assenza si intreccia con quello dell’amore eterno: “Oggi avvertiamo più che mai la Tua assenza – scrivono – È un vuoto colmo di nostalgia silente, talvolta assordante, ma sappiamo che continui ad amarci e a prenderTi cura di noi.”
Una figura poliedrica tra medicina e psicoanalisi
Vinicio Zuccali è stato una figura atipica nel panorama medico e culturale del territorio. Medico di famiglia, specialista in gastroenterologia, ha affiancato alla pratica clinica una profonda passione per la letteratura e la psicoanalisi freudiana. La sua sensibilità umana e professionale lo ha reso un punto di riferimento per pazienti e amici, capace di coniugare rigore scientifico e ascolto empatico.
Accanto alla carriera medica, ha coltivato una vocazione letteraria autentica. Le sue opere, spesso ambientate tra le montagne ma dal respiro universale, sono testimonianza della sua interiorità e visione del mondo. Tra i suoi scritti più significativi si ricordano “La via dimenticata” (2015), “Il volo della farfalla” (2016), “Everest” (2022), e “Giallo Rivano, nemesi con vista sul lago”, dedicato con amore alla moglie Teresa e considerato il suo testamento spirituale.
Al suo fianco, il sostegno costante dell’amico e collega Mauro Grazioli, che lo ha accompagnato nel percorso di riflessione e scrittura psicoanalitica.