Riva del Garda, la Lega: “Dopo il Parco della Libertà anche piazza Costituzione diventi verde”

Redazione19/08/20254min
Piazza Costituzione


 

Un post sui social accende il dibattito sulla riqualificazione urbana a Riva del Garda. Dopo l’inaugurazione del nuovo Parco della Libertà, sorto sull’area dell’ex cimitero urbano di Riva del Garda, si riaccende il confronto sul futuro degli spazi pubblici cittadini. La scintilla arriva da un post pubblicato dalla Lega Salvini Riva del Garda e subito rilanciato da Vittorio Ferraglia, commerciante noto in città ed ex capogruppo del Carroccio in consiglio comunale.
Il messaggio è semplice ma diretto: «Dopo l’ottimo risultato del Parco della Libertà, perché non trasformare piazza della Costituzione in uno spazio verde? La politica del fare». Una provocazione che non mira tanto a lanciare un progetto concreto, quanto a stimolare il dibattito e a mantenere alta l’attenzione sulla riqualificazione urbana di Riva del Garda.

 

 

Dal parcheggio al parco: un modello vincente
Il Parco della Libertà, progetto fortemente voluto e concluso dall’ex giunta di centrodestra, è oggi un esempio riuscito di come un’area complessa e discussa – l’ex cimitero – possa rinascere con una duplice funzione: un parcheggio sotterraneo, utile a residenti e turisti, e un parco urbano che ha restituito alla città un luogo di incontro, socialità e verde pubblico.
La riuscita dell’intervento, salutata con favore da gran parte della cittadinanza, viene ora utilizzata come modello per provocare una riflessione più ampia: se ha funzionato lì, perché non provare altrove?

Piazza della Costituzione al centro del dibattito
Il focus si sposta quindi su piazza della Costituzione, un luogo di transito, nel “salotto buono” della città, che raramente è percepito come spazio di aggregazione. La proposta di ripensarla come area verde non è nuova, ma la Lega – con l’appoggio di Ferraglia – sceglie di rilanciarla in questo momento, cavalcando il consenso ottenuto dal Parco della Libertà.
L’obiettivo dichiarato non è tanto avanzare un progetto immediato, quanto alimentare il confronto pubblico: che volto vogliono i rivani per la loro città? Più cemento e viabilità, oppure più parchi e vivibilità?

La politica del fare
Dietro allo slogan «La politica del fare» c’è l’invito a non limitarsi a gestire l’esistente, ma ad avere il coraggio di osare. Quasi un “guanto di sfida” all’attuale amministrazione di centrosinistra-ambientalista, assumendosi anche i rischi che ogni scelta urbanistica comporta.
Un messaggio che, a prescindere dalle appartenenze politiche, tocca una delle questioni centrali per Riva del Garda: il rapporto tra sviluppo, turismo e qualità della vita dei residenti.
Il rilancio di Ferraglia, dunque, non va letto solo come gesto politico, ma come una mossa per tenere alta l’attenzione su come ripensare la città. Perché, come conclude il post, “a non fare non sbagli mai… ma se fai e i risultati sono questi, allora cosa aspettiamo? Facciamo”. (n.f.)