Riunito a Trento l’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero
Si è riunito a Trento, alla presenza del presidente della Provincia, l’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero e delle connesse infrastrutture provinciali. Si tratta di un organismo, nato con legge provinciale, che ha il compito di assicurare il monitoraggio delle fasi di realizzazione delle tratte d’accesso sud al corridoio del Brennero sul territorio trentino e l’integrazione intermodale delle connesse infrastrutture ferroviarie, stradali e logistiche, anche in relazione alla salvaguardia dell’ambiente, della tutela sociale, della salute e della sicurezza sul lavoro, all’efficacia delle relazioni con la popolazione e con le esigenze di trasparenza di informazione e partecipazione. “Siamo impegnati – ha detto il presidente della Provincia – in costante dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e con Rfi, a fare in modo che questa importante opera possa arrivare in Trentino opportunamente collegata con Trento e Rovereto. Per il raggiungimento di questo obiettivo è fondamentale – ha detto il presidente – mantenere un crono programma chiaro. Il lavoro dell’Osservatorio è molto importante – ha detto – perché ci permette di mantenere il contatto e il dialogo con i territori interessati, in quanto le opere che saranno realizzate devono essere accettate dalle comunità e devono essere realizzate tenendo conto del delicato contesto ambientale. Siamo convinti che l’opera ferroviaria potrà avere delle importanti ricadute sul territorio, per questo dobbiamo siamo intenzionati a seguirla con la massima attenzione e con la volontà di intercalarla nei tempi e nei modi utili alle nostre comunità. Su questa linea si muoverà la Giunta provinciale”.
Per la realizzazione di queste attività si avvale delle strutture provinciali competenti, ovvero può avvalersi della collaborazione di università ed istituti scientifici e di ricerca.
Oltre a tutte le strutture provinciali interessate fanno parte dell’Osservatorio i rappresentanti dei comuni e delle comunità di Valle sui i quali verranno realizzate le tratte di accesso; Trento e Rovereto, Rotaliana e Vallagarina.