Rimborsi visite specialistiche, proroga fino a fine anno

Stagista04/07/20223min
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È stata prorogata la possibilità, per i residenti in Trentino e iscritti al Servizio sanitario provinciale, di richiedere all’APSS un concorso spese per le visite specialistiche effettuate in regime privatistico, fino al 31 giugno. Sono, inoltre, rimborsate solamente le prestazioni specialistiche di professionisti o strutture private con i maggiori volumi di liste di attesa, delle quali sono presenti dermatologia, cardiologia, otorinolaringoiatra, oculistica, pneumologia e neurologia. Per richiedere il rimborso invece – entro 90 giorni dalla fruizione della prestazione – è necessaria la prescrizione del Servizio sanitario nazionale (SNN). Sono escluse le visite tenutesi in libera professione nelle strutture del Servizio sanitario nazionale.
L’elenco dettagliato delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per le quali è possibile chiedere una compartecipazione alla spesa (con la misura massima di rimborso) e il modulo di domanda sono disponibili sul sito di Apss al link: .
La domanda, una volta compilata con i dati di chi ha fruito della prestazione, va inviata con email al Servizio amministrazione territoriale

[email protected]

entro 90 giorni dalla data della fattura; tranne i casi di rappresentanza legale (minori, interdetti, inabilitati, soggetti con amministratore di sostegno) previsti dall’ordinamento giuridico.
Sul tema l’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana ha dato mandato al Dipartimento di approfondire aspetti contrattuali e giuridici al fine di coinvolgere nell’iniziativa i medici pubblici in libera professione. “Un’iniziativa – ha spiegato l’esponente della Giunta – che punta ad asciugare le liste d’attesa, oltre che a valorizzare i professionisti che operano all’interno delle strutture sanitarie pubbliche del nostro territorio”.
Attualmente i residenti in Trentino che non hanno la possibilità di ricevere una prestazione specialistica dall’Apss in tempi coerenti alla richiesta, possono infatti richiedere il rimborso se si rivolgono a liberi professionisti, ai dipendenti delle strutture accreditate ed ai dipendenti dell’Azienda sanitaria che operano in libera professione privatamente. Poiché recentemente si è aperta la possibilità di includere nel rimborso anche le prestazioni erogate in libera professione negli spazi delle strutture sanitarie pubbliche, l’assessore Segnana ha richiesto di avviare una verifica sotto il profilo normativo per coinvolgere anche i medici di Apss in libera professione nelle procedure di rimborso per le prestazioni da loro erogate.


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