«Rigoni stern»: Silvia Giorcelli Bersani ha vinto la decima edizione
È andato alla storica torinese Silvia Giorcelli Bersani, autrice de «L’impero in quota» (Einaudi), il decimo premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi». La proclamazione del vincitore e la cerimonia di consegna del premio si sono tenute giovedì 17 settembre al Centro Congressi di Riva del Garda. A contendersi il premio c’erano anche l’antropologo Annibale Salsa, fra i più importanti studiosi della montagna italiana, con «I paesaggi delle Alpi», lo scrittore svizzero Arno Camenisch con «Ultima neve» e lo studioso tedesco Werner Bätzing con «Die Alpen».
«”L’impero in quota” ricostruisce con grande ricchezza di fonti -recita la motivazione della giuria- il secolare rapporto tra i Romani e le Alpi: militare, sociale e culturale. Il felice piglio narrativo rende l’erudizione un grande e sfaccettato racconto.
Durante la serata è stato assegnato anche il premio «Guardiano dell’arca Osvaldo Dongilli», istituito nel 2017 dal Comune di Riva del Garda in ricordo dell’insegnante rivano, è andato quest’anno al violoncellista trevigiano Mario Brunello per aver portato, con i suoi concerti sull’Etna, sulle Dolomiti e sul monte Fuji in Giappone, «la musica in montagna e la montagna nella musica. Brunello ha anche eseguito la Sarabanda di Bach col suo pregiato violoncello Maggini dei primi del Seicento.
Nel prossimo anno, in occasione del centenario della nascita, la figura dello scrittore asiaghese sarà al centro di un’intensa opera di approfondimento e valorizzazione, promossa dal Comune di Asiago e portata avanti da un comitato nazionale, che vedrà oltre alla valorizzazione dell’archivio, destinato a essere ceduto dalla famiglia al Comune, informatizzato e messo a disposizione dei ricercatori nella biblioteca civica, anche l’organizzazione di convegni ed eventi di livello internazionale.