Riforma provinciale delle APT, l’Alto Garda non ci sta
La riforma delle APT voluta dall’assessore Roberto Failoni sta per andare in discussione, ma così com’è stata strutturata e prevista piace poco o nulla ai vertici dell’APT del Garda Trentino che, per bocca di Marco Benedetti, sollevano qualche dubbio e perplessità in merito. Le risorse rimangano sui territori – ha detto nel suo intervento riportato dalla stampa – perché se la riforma sposta le entrate dalla periferia al centro, ossia a Trentino Marketing, quell’ospite che lui stesso (Failoni, ndr) vuole mettere al centro sarà ancora più lontano. Con trentatré dipendenti e un milione e mezzo di stipendi, dice Benedetti, resta mezzo milione di euro per la promozione e la nostra attività.
In merito interviene anche Flavio Biondo, ex presidente dell’associazione ristorati Alto Garda e Ledro e membro del Cda di Garda Trentino S.p.A. con questa nota: “Lo si sapeva, l’Altogarda è sempre e da sempre stata trattata dalla Governance di Trento e quindi la Pat, come la Cenerentola del Trentino. Ma finché “soldi nelle casse provinciali” non mancavano e si riusciva ad accontentare tutti, tutto veniva lasciato a sé stesso, con l’unica “difficoltà” di essere lasciati a noi stessi (non poca cosa). Ora, però, che le casse della Provincia piangono stanno cercando di farci digerire che la riforma delle APT, porterà bene a tutto il territorio Trentino, e soprattutto anche al nostro territorio, dicendoci che le ATA (Agenzie Territoriali di Ambito) saranno la soluzione, che Trentino Marketing (quella del lago serbo) saranno la soluzione della promozione del brand Trentino. Ma in realtà è palese che tutto porta verso l’imbuto economico, con una riforma che farà il bene economico a tutto il sistema provinciale, a partire da Trentino Marketing alle ATA alle ora undici APT trentine con una sola differenza, la nostra APT ovvero Garda Trentino che negli anni è risultata la più strutturata, la più capiente ed economicamente la più interessante (presenze/tassa di soggiorno) sarà l’Azienda di Promozione Turistica più penalizzata e depauperata di tutte, e a favore di tutte le altre (vedi perequazioni con gli altri territori con meno presenze turistiche). Quindi la domanda è: “Rimaniamo ancora zitti e da struzzi aspettiamo che Marco Benedetti faccia la sua guerra da solo?”.