Renzo Francescotti incanta i cultori del dialetto

Redazione11/03/20242min
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Sold out… tut piem… per dirla ‘n dialèt. In effetti martedì 5 marzo scorso in tanti sono accorsi alla libreria “Cazzaniga” ad Arco per incontrare Renzo Francescotti, scrittore, commediografo, critico letterario, storico, narratore con al suo attivo una decina di romanzi e di racconti pubblicati da editori nazionali. Insieme all’amico Arrigo Dalfovo ha saputo coinvolgere il pubblico presente nella narrazione della sua lunga e variegata esperienza letteraria, caratterizzata anche da un impegno politico di grande spessore. Basti ricordare, a tale proposito, la fondazione da parte sua nel 1968 del Gruppo che nel 1972 sarebbe stato poi dedicato a Pablo Neruda.
Non è mancata ovviamente la lettura di alcune poesie, per lo più tratte dal libro “Lóvi solàgni-Lupi solitari”, un vero e proprio poema dialettale del 2007, che ha ricevuto numerosissimi elogi da critici letterari di tutta Italia. Da ricordare per tutte “Tavàni”, “Quel gal sforzèl che canta”, “Ti come el pam”, “Ma de che tribù èi?”. In esse si possono rilevare i più svariati temi, tutti comunque mai banali, perché indicativi di messaggi particolarmente impegnati. Basti citare quelli riferiti ad una certa tecnologia moderna che porta all’isolamento ed al consumismo più sfrenato.
Francescotti ha anche parlato della sua esperienza di critico d’arte, che lo ha portato a conoscere ed a frequentare molti artisti. Ha così ricordato la sua amicizia fraterna con lo scultore arcense Renato Ischia, presente in sala. Infine ha voluto ringraziare l’associazione “Giacomo Floriani”, rappresentata dal vicepresidente Alessandro Parisi che ha moderato l’incontro e alcuni soci, per quanto sta facendo a sostegno del dialetto. E proprio riguardo al dialetto ha rimarcato l’alta considerazione che ad esso va riservata, perché capace di raccontare, di descrivere, anche all’interno di ciascuno di noi, con grande efficacia. “Non è una lingua minore, anzi, tutt’altro!” ha concluso Renzo Francescotti fra gli applausi di un pubblico che ha molto apprezzato la sua dissertazione.

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