REbuild: voci dal futuro a Riva del Garda

Redazione10/05/20232min
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“Siamo a REbuild oggi per continuare delineare tutti insieme la migliore roadmap possibile che traghetterà tutta l’industry delle costruzioni verso il futuro: il domani è il nostro orizzonte, da sempre”, ha affermato in apertura Roberto Pellegrini, Presidente Riva del Garda Fierecongressi. Il Ministro Pichetto Fratin, nel suo intervento in collegamento web, in riferimento alla spinta UE sulle ‘case green’ ha dichiarato: “Non si mette in discussione l’obiettivo finale della Direttiva Europea, ma lavoriamo perché la direttiva lasci spazi di manovra per avere tempo di spostare la strategia energetica sull’elettrico, strutturando nuovi bonus fiscali duraturi nel tempo per ridurre i consumi energetici degli immobili”.

Di 12 milioni e 200 mila edifici residenziali in Italia, 3milioni e 160mila sono stati realizzati prima del 1945 (Istat). Di questi, quasi 230mila sono immobili sottoposti a vincolo, e quindi esclusi dagli obiettivi di efficientemente energetico indicati dall’Europa. Tutti gli altri dovranno rispondere ai goal fissati dalla Direttiva europea sulle ‘case green’.
Il panorama, fragile, del patrimonio immobiliare italiano è composto per il 20%ca da edifici pre-1945, per il 31%ca da edifici costruiti nell’arco 1945-1969, per il 17,5%ca da quelli realizzati tra il 1970 e il 1979, per quasi il 13% da immobili sorti tra il 1980 e il 1989. Realizzati tra il 1990 e il 1999 sono quasi l’8% e non arrivano all’11% quelli innalzati dopo il 2000 (fonte: The European House – Ambrosetti).

Se a livello mondiale il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo energetico globale e del 39% delle emissioni di CO2 – di cui l’11% è prodotto da processi produttivi e materiali – il tema della neutralità carbonica degli edifici diventa di primaria importanza.

Nuove tecnologie di gestione di dati e processi accompagnano anche l’evoluzione dei cantieri e, di pari passo, conducono a metodologie di lavoro e lavorazione sempre più efficaci, precise e sostenibili anche al di fuori dell’ambiente cantieristico. È l’off-site, tema nell’agenda di REbuild da molti anni che, edizione dopo edizione, si è arricchito di dettagli, esperienze, nuove frontiere di esplorazione e applicazione.

 


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