REbuild, nel maggio 2026 a Riva si ripensa l’Housing

Housing Remix. Nuove soluzioni per l’abitare sarà il tema della prossima edizione di REbuild, organizzato da Riva del Garda Fierecongressi, in programma al Centro Congressi di Riva del Garda il 12 e 13 maggio 2026. L’abitare – per la prima volta al centro dell’agenda europea – diventa il punto di partenza per ripensare la casa non solo come spazio privato, ma come leva strategica per la sostenibilità, la coesione sociale e la competitività industriale. In un momento in cui la casa torna al centro del dibattito politico ed economico, la vera sfida non è costruire di più, ma costruire meglio.
Un nuovo remix per il futuro dell’abitare
REbuild 2026 proporrà dunque un approccio “remix” al tema dell’housing: reinterpretare l’esistente, valorizzare il patrimonio costruito, trasformare l’edilizia in un laboratorio di sostenibilità e competitività. Sul palco di Riva del Garda si confronteranno esperti, ricercatori, stakeholder e policy maker su temi come il retrofit profondo, l’industrializzazione off-site, la digitalizzazione dei processi, le nuove politiche abitative e le best practice internazionali.
L’obiettivo è delineare un futuro in cui la casa non sia solo un bene individuale, ma una risorsa strategica per la coesione sociale e territoriale, capace di generare valore condiviso e competitività industriale, in linea con i principi del Manifesto per il futuro delle costruzioni pubblicato all’interno dell’Outlook.
Dal ‘Piano europeo’ a Riva del Garda: la casa al centro del dibattito
I temi dell’abitare e della crisi abitativa sono sempre più centrali anche nell’agenda europea. Nel mese di ottobre il Consiglio Europeo ha riconosciuto per la prima volta l’abitazione accessibile come priorità dell’Unione, includendo il diritto alla casa tra gli obiettivi di coesione sociale. La Commissione Europea presenterà nella primavera 2026 il primo ‘Piano europeo per l’abitazione accessibile’, che offrirà un quadro strategico di supporto agli Stati membri per potenziare e facilitare l’offerta abitativa e mobilitare investimenti pubblici e privati. Tra le priorità del Piano: la riqualificazione energetica e sostenibile del patrimonio edilizio esistente, in coerenza con la direttiva ‘Case Green’.
Un tema particolarmente urgente per l’Italia, dove il patrimonio abitativo – composto da circa 36 milioni di unità, per lo più vetuste ed energivore – necessita di un profondo processo di rinnovo e di nuove politiche di accessibilità.










