Racconti, poesie e identità: il Filò Natalizio celebra il dialetto a Canale di Tenno

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Ancora una volta il Filò Natalizio si è confermato un momento prezioso di incontro, condivisione e memoria collettiva. Nella suggestiva cornice della Casa degli Artisti “Giacomo Vittone” di Canale di Tenno, la grande cucina caratteristica ha accolto numerosi partecipanti per l’iniziativa promossa dall’associazione culturale “Giacomo Floriani” con il sostegno dell’assessora alla Cultura Giancarla Tognoni, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale di Tenno.
Il Filò, antica tradizione di racconto orale tipica delle nostre valli, si è trasformato ancora una volta in uno spazio vivo di narrazione dialettale: racconti, aneddoti e poesie hanno restituito voce a un patrimonio linguistico e culturale che continua a rinnovarsi grazie all’impegno di autori, studiosi e appassionati.
Nel corso della serata si è fatto il punto sulle attività svolte e su quelle in programma per il 2026, con particolare attenzione ai nuovi progetti editoriali. Attesa per il prossimo libro di versi dialettali di Francesca Mozzi, così come per quello di Gianni Nicolini, attualmente in fase di preparazione. Grande interesse anche per le iniziative di Sonia Calzà de “Il Fotogramma”, che attraverso laboratori di fotografia nelle Scuole Primarie affianca l’immagine alla poesia, creando un dialogo originale con i testi di Giacomo Floriani.
Momenti particolarmente intensi sono arrivati dalle testimonianze di Fiorella Marocchi, che ha condiviso alcune esperienze tratte dal suo libro El temp dei crazzidèi capace di evocare con forza la vita, le fatiche e i sentimenti di un tempo non lontano. È stato inoltre ricordato il recente volume di Leonardo Rosà dedicato alla storia del Consorzio di Miglioramento Fondiario di Làghel, importante tassello della memoria storica locale.
Le letture dialettali hanno visto protagonisti Mauro Galas, Fiorella Marocchi, Loretta Miorelli, Francesca Mozzi, Gianni Nicolini e Leonardo Rosà. Alessandro Parisi ha dato voce anche a una poesia di Vanna Bagozzi, impossibilitata a essere presente, leggendo il testo El Floriani, sentito omaggio alla figura del poeta.
A coinvolgere ulteriormente il pubblico è stato Gilberto Galvagni, che ha presentato il suo libro Pensieri… all’ombra del Castello, ripercorrendone la genesi e alternando il racconto a poesie intense ed emozionanti.
Prima dello scambio degli auguri di fine anno, Gianni Nicolini ha illustrato un progetto di “Laboratorio di poesia”, pensato per avvicinare in modo creativo e partecipato anche i più giovani alla poesia, dialettale e non. Un’idea accolta con entusiasmo dai presenti, che hanno riconosciuto il valore sociale e culturale dell’iniziativa.
A chiudere la serata, un semplice buffet, nel segno della convivialità. Un Filò che dimostra come il dialetto non sia solo lingua del passato, ma strumento vivo di identità, capace di unire generazioni e di raccontare, ancora oggi, il cuore di una comunità.



















