Raccolta olive, il 2020 segna un più 40% rispetto al precedente record del 2018
Nel 2020 la raccolta delle olive nel Garda trentino ha superato del 40% quella del 2018, anno in cui il prezioso frutto verde diede al raccolto poco meno di 3.000 tonnellate. Il che, tradotto, significa che nel 2020 si sono superate le 4.000 tonnellate raccolte per una produzione di olio di oliva extravergine che ha superato le 500 tonnellate. A confermarlo la Fondazione Edmund Mach in un convegno tenutosi giovedì scorso in streaming, organizzato dall’associazione interregionale dei produttori olivicoli assieme all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli-Venezia Giulia e dell’Istituto agrario e forestale di Nova Gorica. L’olivicoltura nel Trentino, dunque, è stata al centro del convegno quale una delle regioni più produttive del Nord Est italiano e della Slovenia a tema. Il confronto tra le regioni ha evidenziato il dato che, benché la superficie e la dimensione dell’olivicoltura trentina non siano comparabili alle colture del melo e della vite delle altre regioni, essa rivesta un ruolo importante sia per la caratterizzazione del paesaggio sia per il prezioso contributo al paniere dei prodotti del Garda trentino. Due elementi che, è stato detto durante il convegno, qualificano e rendono unica la vocazione turistica dell’Alto Garda e della riviera gardesana. Il 2020, dunque, ribalta completamente l’”Annus horribilis” 2019 nel quale la raccolta delle olive fu un disastro totale, con pochissimi frutti sulle piante. I sei frantoi del Garda trentino, dunque, nel 2020 hanno avuto un bel da fare a macinare i frutti raccolti dagli olivicoltori per trasformarli nel prezioso “oro verde” che compare sulle tavole di tanti residenti nel Garda trentino. E non solo, ovviamente. La resa, ultima dato finale, è stata pari al 12,5%.