Pums: ecco la comunicazione “climente” del Comune di Arco
Il Comune di Arco sta modificando la viabilità cittadina per favorire gli spostamenti con i mezzi pubblici, in bicicletta e a piedi e limitare l'accesso alle auto in centro. Tutto questo seguendo le linee guida del Pums che non si limita però alle modifiche effettive che trasformano le vie di paesi e città, ma si concentra principalmente su un bisogno di cambiamento culturale. Modificare la viabilità di un luogo significa dover fare i conti con chi ci vive e le sue abitudini: è necessario quindi che la popolazione prenda parte attiva nel cambiamento e che si faccia promotrice di un nuovo modo di prendersi cura della propria città. È per questo che il Comune di Arco, in collaborazione con il collettivo Borl Studio, ha progettato un piano di comunicazione che potesse raccontare questo cambiamento e descrivere al meglio tutte le persone che vogliono contribuire concretamente a rendere Arco una città migliore. A tale proposito è stato coniato il neologismo «climènte». Essere climenti significa avere a cuore il futuro della nostra città e del mondo. L'impegno concreto del Comune è il primo passo verso questo cambiamento. E tu, ti senti climente? Il Comune di Arco ha deciso di aderire alla redazione di un Pums nonostante il piano sia obbligatorio solo per i comuni italiani con più di centomila abitanti: perché? - Per migliorare la qualità della vita di chi vive la città e rendere l'ambiente urbano più piacevole e attraente; - per garantire una mobilità accessibile a chiunque, senza distinzioni di abilità, reddito o status sociale; - per migliorare la sicurezza stradale e la salute pubblica; - per ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra e il consumo di energia. Il contesto Cambiare le proprie abitudini non è facile, soprattutto quando si tratta di comportamenti ormai interiorizzati e perpetrati nel tempo. Il PUMS di Arco apporterà modifiche importanti alla viabilità e al modo di vivere la città: per questo il rischio di creare del malcontento nella popolazione è potenzialmente molto alto. Per minimizzare al massimo il disagio e la frustrazione di questi grandi cambiamenti, è fondamentale quindi riuscire a comunicare gli obiettivi del progetto nel modo più chiaro possibile. Come? Promuovendo un nuovo modo di immaginare e vivere Arco e focalizzando l'attenzione sui vantaggi di quello che è, di fatto, un cambiamento culturale. Questo un estratto delle slide della presentazione Gli obiettivi della comunicazione • Incentivare un cambiamento culturale, prendendo le distanze dall'attuale modello autocentrico e puntando a vivere la città diversamente, nel rispetto delle persone e dell'ambiente; • presentare in modo trasparente i motivi che hanno spinto il comune a prendere questa direzione, per mitigare le potenziali reazioni avverse da parte della popolazione e trasmettere i valori del progetto. I temi da affrontare • Migliorare la qualità della vita di chi vive la città e rendere l'ambiente urbano più piacevole e attraente; • garantire una mobilità accessibile a chiunque, senza distinzioni di abilità, reddito o status sociale; • migliorare la sicurezza stradale e la salute pubblica; • ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra e il consumo di energia. La visione Ciò che più spinge le persone ad apportare dei cambiamenti nelle loro vite è il senso di appartenenza. Per questo motivo, crediamo fermamente che per promuovere una nuova visione culturale dobbiamo creare una comunicazione che coinvolga e faccia sentire chiunque parte attiva del cambiamento, in modo positivo e condiviso. La nostra idea è quella di trovare una parola che possa racchiudere tutti i valori del progetto e descrivere con precisione le caratteristiche di chi fa attenzione al territorio e alle persone, agendo nel modo migliore possibile. Noi siamo le parole che scegliamo: proviamo quindi a definire chi siamo e perché facciamo quello che facciamo, per dare il via a un movimento che sfida la cultura autocentrica arcense, ma non solo! Perché una nuova parola Abbiamo provato a cercare una parola esistente che potesse racchiudere tutte queste nozioni, ma non abbiamo trovato nulla di soddisfacente. Ecco quindi l'idea: perché non crearne una nuova? Le parole che più si avvicinavano ai nostri scopi sono ecologista e ambientalista: abbiamo iniziato a valutarne i pro e i contro, ma non ci sembrano calzare alla perfezione. Entrambe queste parole infatti, seppur abbiano un significato positivo e in linea con i valori del Pums, negli anni sono diventate piuttosto divisive per l'opinione pubblica. Sono parole che si sono caricate di sfumature piuttosto impegnate, possono evocare sensazioni negative (si pensi per esempio all'attivismo più estremo che non è ben visto da una buona fetta di popolazione) e, per finire, sono ormai molto politicizzate e polarizzanti. Insomma, ci piacerebbe creare un immaginario nuovo, fresco e condivisibile da quante più persone possibili. Il vuoto linguistico Nel linguaggio attuale mancano le parole per esprimere il nostro messaggio in modo efficace. La nostra ambizione è creare una parola che racchiuda tutti i valori di chi cerca di fare scelte consapevoli nel rispetto del proprio contesto e delle persone circostanti, in un'ottica di beneficio condiviso e comune. Le scelte in questione non devono per forza riguardare soltanto l'ambito della mobilità, ma possono spaziare su diversi aspetti della vita, se questi hanno un impatto sul territorio e chi ci abita. Ci piacerebbe promuovere un senso di responsabilità e consapevolezza diverso, che nasce non tanto da un'imposizione dall'alto, ma da un desiderio di fare qualcosa che possa portare dei benefici a breve, medio e lungo termine. Le cose da fare La nuova parola deve essere immediata, simpatica, facilmente comprensibile. Dovrà apparire un po' ovunque, essere promossa e sfruttata in tutti i contesti possibili, dovremo diffonderla in modo capillare. Dovremo impegnarci a trasmetterne il valore e renderla accattivante per chi osserva, per esempio, un cartellone. Dobbiamo incuriosire le persone e far venire loro voglia di utilizzarla nel loro quotidiano. La parola scelta Climènte Aggettivo composta da clemente e clima. Perché clemente • Clemente è un aggettivo conosciuto ma poco utilizzato nel quotidiano. Per questo motivo, può lasciare spazio a nuove sfumature ed evocare significati nuovi nella mente delle persone con il minimo sforzo e il massimo risultato; • essere clemente verso qualcuno significa ricoprire una posizione di potere, dove la propria decisione può avere un effetto positivo sulle altre persone; • essere clemente esprime un concetto di bontà d'animo, umanità e benevolenza verso le altre persone; • si può essere clementi verso chi ci circonda, ma anche verso di noi, senza pretendere troppo e accogliendo ogni piccolo passo con gioia e soddisfazione; • per essere clementi, non è necessario fare imprese grandiose. Ogni gesto conta. Perché clima • L'impatto di una mobilità sostenibile sul clima e l'ambiente è uno degli effetti collaterali del Pums: meno macchine significa meno inquinamento, meno inquinamento significa meno emissioni; • le parole esistenti che ben racchiudono i valori del Pums sono ecologista e ambientalista: l'interesse per le tematiche ambientali all'interno del progetto è molto marcato; • la parola clima ha una doppia valenza: da un lato, è l'insieme di condizioni meteorologiche che caratterizzano un luogo. Dall'altro, può essere inteso in modo figurato, come "ambiente rispetto alle condizioni di vita morale, culturale, politica" (un clima teso, un clima di attesa, un clima di allegria); • il Pums promuove la sostenibilità sociale, economica e ambientale; • i mezzi di trasporto nel loro complesso e come vengono utilizzati hanno un impatto importante sul cambiamento climatico; • vogliamo generare un clima sereno. Perché mente Per fare scelte consapevoli bisogna usare il cervello, l'intuito e il pensiero. Tra i vari significati di mente, troviamo: • coscienza di sé e dei propri atti; • il sistema di disposizioni morali e dei sani principi che guidano le nostre azioni. Il significato Climènte, agg. – 1. Di persona, che tenta di fare del suo meglio nel rispetto dell'ambiente e delle altre persone, consapevole, che prende decisioni ponderate; indulgente, che accoglie con benevolenza i cambiamenti ma anche gli sforzi propri e delle persone circostanti: una persona c., essere c. quando si prendono delle decisioni. 2. fig. delle scelte e delle azioni, che non ledono le altre persone e che anzi portano vantaggi alla collettività: fare una scelta c. Perché funziona • Climente, nonostante sia una parola che (ancora) non esiste, evoca comunque il suo significato anche senza una spiegazione esplicita; • climente è una parola dal suono dolce, è facile da pronunciare, ricordare e utilizzare; • climente è un aggettivo neutro, inclusivo e a prova di futuro; • climente è una parola che non ha valenza politica, per questo motivo può essere utilizzata a prescindere dagli orientamenti: essere climenti conviene a chiunque! La parola sarà naturalmente utilizzata in contesti dove il suo significato sarà chiaro e non fraintendibile. Vogliamo sfruttarla in modo che sia il più possibile evocativa, ispirando la cittadinanza a diventare climente per il bene di chiunque. Noi la stiamo già utilizzando nel nostro quotidiano, e cercheremo di diffonderla al massimo!