Il drone subacqueo cerca Marco Boni nel Garda

venerdì 23 febbraio.

Proseguono solamente nelle acque del Garda le ricerche di Marco Boni, il giovane scomparso ormai da una settimana. Dopo aver passato palmo a palmo i sentieri che sovrastano Riva del Garda, le azioni di ricerca si sono indirizzate sulla sua possibile destinazione, come mostrato dalle immagini delle telecamere del centro della cittadina benacense dove si vede chiaramente il ragazzo nel pomeriggio di venerdì 16 dirigersi verso la Gardesana occidentale, forse verso la Ponale, dove avrebbe potuto recarsi per una passeggiata sui monti che tanto amava. Nella supposizione che possa essere fatalmente caduto in acqua dai sentieri sovrastanti, è in azione da questa mattina il battello dei Vigili del Fuoco di Trento dotato di R.O.V., il drone subacqueo che viene calato nelle profondità del lago comandato in remoto, che fa pervenire sui monitor in superficie le nitide immagini delle sue telecamere. Ma la speranza di amici, compagni di classe e familiari è quella che possa aver proseguito il suo tragitto verso la Gardesana per far perdere volontariamente le sue tracce. E che gli sia giunto l’accorato appello dei compagni di classe a tornare tra loro e i suoi affetti più cari.
Nella foto: Marco Boni ripreso in Piazza Garibaldi a Riva del Garda il giorno della scomparsa 16 febbraio alle ore 14:40

giovedì 22 febbraio.

Nella giornata di giovedì 22 febbraio le ricerche si sono concentrate nella zona della Gardesana, in quanto il giovane è stato scoperto dai filmati delle telecamere di sorveglianza transitare dal centro di Riva del Garda alle ore 14.46 di venerdì 16 febbraio, giorno della scomparsa. Marco Boni è ben riconoscibile dalle riprese fornite dalla società APM, che sono state immediatamente messe a disposizione delle Autorità competenti. Il volto di Marco Boni viene immortalato senza possibilità di errore dalla telecamera della società «Apm» in piazza Garibaldi. Nella sequenza temporale delle riprese si sono potuti ricostruire i suoi spostamenti: da una telecamera transita in via Mazzini, da un’altra si dirige verso il parco del Brolio. poi, alle 14.52, Marco transita da Piazza Catena, ed inquadrato di spalle si dirige in direzione Ponale o verso la Gardesana. La prova video del suo passaggio dal centro di Riva del Garda è stata giudicata molto importante. Infatti le ricerche si sono subito concentrate nella zona della Ponale lungo la Gardesana con l’utilizzo nuovamente del drone, del motoscafo e dei sommozzatori.

mercoledì 21 febbraio.

Senza esito le ricerche di Marco Boni, il giovane studente scomparso a Riva del Garda. 50 uomini hanno setacciato nuovamente i sentieri della Maddalena e dei Monte Brione, luoghi dove si presume il giovane si sia incamminato nel pomeriggio di venerdì scorso.
Non sono mancate le dirette televisive nei programmi nazionali come “La Vita in diretta” che si sono occupati della misteriosa scomparsa del ragazzo. Al programma “Chi l’ha visto” sono state raccolte le testimonianze di due persone che avrebbero avvistato un giovane che poteva assomigliare a Marco.
Intanto le ricerche sono state nuovamente sospese in attesa di ulteriori indagini da parte delle Forze dell’Ordine.

martedì 20 febbraio.

Sono riprese le ricerche di Marco Boni, il giovane studente liceale che da venerdì 16 febbraio ha fatto perdere le sue tracce. Dal vertice svolto presso il Palazzo del Governo di Trento si è deciso che si debba tonare a ripercorrere i sentieri del territorio dell’Alto Garda, alla ricerca di possibili tracce lasciate dal ragazzo originario di Tione, appassionato di montagna, che voleva scoprire il territorio dove da poco era venuto ad abitare. La Polizia comunque lascia aperta qualsiasi ipotesi, come anche un allontanamento volontario.
Da questa mattina sono tornati al lavoro le unità cinofile della Guardia di Finanza e della Scuola Provinciale cani da ricerca di Trento, la Polizia di Stato con l’ausilio anche della Squadra Nautica di Riva del Garda, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino, con l’intenzione di effettuare un controllo della zona con l’ausilio anche di appositi droni per un controllo dall’alto. Proseguono nel frattempo le indagini tra conoscenti e famigliari per ricostruire gli ultimi movimenti del ragazzo, fino a quando è stato visto l’ultima volta.