Pronto il calendario 2025 del comune di Arco, spazio alle opere di Bonazza

Redazione12/12/20243min
calendario 2025 05
calendario 2025 06
calendario 2025 01
calendario 2025 02
calendario 2025 03
calendario 2025 04



 

ARCO
Proseguendo la serie dedicata ai pittori legati alla città, il calendario 2025 di Arco propone uno sguardo sull’opera di Luigi Bonazza (Arco, 1877 – Trento, 1965), uno dei pittori più importanti e più noti del Trentino, che nella sua opera ne riassume anche vicende e identità. Come di consueto, ai dipinti, uno per ogni mese più l’ingrandimento di un particolare, sono affiancate ricette stagionali, alcune trentine e altre di cucina internazionale, quest’anno proposte dagli Amici Cuochi del Romarzollo, più una citazione (Emily Dickinson, Friedrich W. Nietzsche, Rainer Maria Rilke, Antoine de Saint-Exupéry, Omero, Gianni Caproni, Vasco Pratolini, Andrea Maffei e Gabriele D’Annunzio). Disponibile per chiunque ne faccia richiesta e gratuito, il nuovo calendario si può ritirare all’Urp (al piano terra del municipio), all’Ufficio tecnico comunale (nel palazzo di via San Pietro), alla biblioteca civica «Bruno Emmert» e alla galleria civica «Segantini».

Formatosi alla Reale scuola elisabettina di Rovereto, fucina delle menti più brillanti del Trentino meridionale, si afferma come pittore nel periodo della Secessione a Vienna, quando Trento è territorio austro-ungarico, ma si confronta anche con il mondo dell’arte veneziano, perché il Trentino è terra di confine aperta alla cultura italiana. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, rispettando l’indole irredentista della famiglia, si sposta a Milano, dove viene assunto come disegnatore da un altro celebre arcense, l’ing. Gianni Caproni: è in questo periodo che svilupperà la parte di lavori dedicata al volo e agli aeroplani. Torna in Trentino solo dopo la fine della guerra e riprende l’attività artistica, ma anche la professione di insegnante all’Istituto tecnico di Trento. Fra il 1935 e il 1938 soggiorna a Torbole, dove dipinge diverse vedute dell’alto Garda, specialmente in tecnica divisionista, così influenzata dall’esperienza pittorica segantiniana. Durante la Seconda guerra mondiale si rifugia per alcuni anni a Bosentino, proprio per evitare i rischi del conflitto. A Trento decora la propria casa rendendola una grandiosa, meravigliosa opera d’arte, che sarà citata anche dalla rivista AD Millennium (1999) come una delle dimore d’arte più interessanti del Novecento. Per problemi di salute cessa l’attività all’inizio degli anni Sessanta, ritirandosi a vita privatissima fino alla morte, avvenuta nel 1965.

Alla realizzazione di questo calendario hanno collaborato Paolo Negri e, per le ricette, gli Amici Cuochi del Romarzollo. Grazie alla Casa degli Artisti «Giacomo Vittone», Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto, Museo dell’aeronautica Gianni Caproni, Fondazione Museo Storico di Trento, Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento, Arte Trentina, Roberta Bonazza, Warin Dusatti, Michele Pizzinini, Emiliano Stoppini, Nicoletta Tamanini, Lucio Tonina.