Procedono i lavori per l’impianto irriguo Trebi-Pozze al lago di Cavedine
Iniziati nel tardo autunno dopo la vendemmia sono in avanzata fase di realizzazione i lavori dell’impianto irriguo del Consorzio di Miglioramento Fondiario Trebi/Pozze sul versante collinare, che scende verso il lago di Cavedine nei territori comunali di Cavedine e Madruzzo. Infatti la ditta Tecno-impianti Paternoster di Predaia sta lavorando alacremente su più fronti sia per la posa dell’adduzione principale che per le varie diramazioni a servizio delle singole utenze agricole. Più a sud la ditta F.lli Pedrotti di Lasino ha quasi completato i lavori in località Greggi/Polsa (“Capitel de Prussia” o del “Diaol”), con la chiusura parziale delle stradine dei Monti di Cavedine. L’opera, partita ancora nel 2012, ha incontrato tutta una serie di intoppi, tra i quali l’ultimo evidenziato dal direttore lavori ing. Raia sul fatto che il progetto non aveva tenuto conto delle opere propedeutiche al funzionamento dell’impianto, quali la stazione di filtraggio, la stazione di sollevamento, la cabina elettrica e l’acquisto dell’area per la realizzazione delle stesse per una spesa complessiva di oltre 800.000 euro, di cui € 464.518 per lavori. Lavori ritenuti indispensabili per il buon funzionamento del nuovo impianto che, come conseguenza, hanno ridotto l’importo a disposizione per la realizzazione dell’impianto. Pertanto per rimanere nella spesa di progetto si è determinata una sostanziale diminuzione della superficie irrigata dai 92 ettari previsti dal progetto originario ai 48,46 ettari dell’attuale variante. C’erano stati infine degli ulteriori adempimenti burocratici, relativi alla dimostrazione di interesse dei soci che, con 67 voti favorevoli, avevano dato l’assenso formale all’esecuzione dei lavori e alla revisione del progetto. Dopo di che si era reso necessario l’invio a tutti i soci di una seconda lettera a sottolineare l’importanza della decisione condivisa e la prevalenza dell’interesse generale del consorzio rispetto al singolo socio, e nella quale era stata data l’indicazione di come comunicare un’eventuale rinuncia al costituendo impianto irriguo.
L’esplosione della pandemia “corona-virus” infine aveva determinato lo spostamento all’autunno 2020 dell’inizio dei lavori.
Mariano Bosetti