Isabel incontra Federica Pellegrini, ma l’addio alla piscina olimpionica di Prabi è segnato
L’impianto natatorio di Prabi ad Arco, la piscina comunale con vasca olimpionica da 50 metri costruita nel 1972, non ha più motivo di “reggere” il passo con i tempi. Lo dice il Comune di Arco in quanto tra costi di gestione e altro non si è più in grado di mantenerla.
La protesta però continua: in occasione del Festival dello sport in corso a Trento, all’Auditorium Santa Chiara si è svolto l’incontro con Federica Pellegrini. Al termine la campionessa ha stretto la mano anche alla piccola nuotatrice di Arco Isabel, autrice della lettera nella quale chiedeva alla Divina un aiuto per salvare la piscina di Prabi, augurandole un “in bocca al lupo” per la sua battaglia. Alle sue spalle uno striscione sostenuto da altri nuotatori, con la scritta “Salviamo la piscina, vogliamo nuotare!”.
Il tema dell’impianto natatorio di Arco è stato sviscerato nel corso dell’incontro che l’amministrazione comunale ha avuto nei giorni scorsi con chi ne chiede il mantenimento, ripensando il progetto di riqualificazione che Amsa (presente il presidente Renato Veronesi) ha presentato in Comune. Nessuna modifica al progetto, dunque, che prevede la realizzazione di quattro vasche più piccole e spazi ludici. La piscina, dice l’amministrazione comunale, non serve solo a chi fa attività agonistica bensì a tutta la comunità e, dunque, è chiaro che quando si propone qualcosa non a tutti piace. In estrema sintesi è quanto ha detto l’assessore allo sport e turismo Dario Ioppi, presente all’incontro assieme al sindaco Alessandro Betta, al suo vice Roberto Zampiccoli e al presidente della Federazione Nuoto Trentina Cristian Sala.
Il progetto è in elaborazione e procede speditamente, ma è chiaro che al Comitato che si oppone quanto esposto nel corso della riunione non piace affatto. “Un muro – dicono i sostenitori del mantenimento della vasca da 50 metri – è stato eretto contro le nostre richieste avvallate da 1.200 firme, molte domande sono rimaste senza risposta, nessun dialogo, nessuna apertura. No, non abbiamo proprio gradito”. Piuttosto, dice l’amministrazione, sarebbe meglio che il Comitato spontaneo si concentri sulla piscina sovracomunale che potrebbe essere realizzata in altro luogo, perché per l’impianto di Prabi è tutto deciso.