Piscina “Meroni” di Riva, 1 Euro in più per l’ingresso

Claudio Chiarani23/04/20233min
piscina meroni riva

 

Dal 1° maggio nuotare in piscina a Riva del Garda costerà di più.
Se i residenti nel Comune benacense possono ottenere qualche agevolazione, ciò che l’attuale amministrazione pensava di poter realizzare, ossia “scaricare” gli aumenti dei costi sui non residenti non è andato proprio a buon fine. Anzi, questa prospettiva è stata messa da parte.
Si parla di un 15% circa, in pratica un euro in più di quanto si paga oggi. Un aumento che nemmeno si sentirebbe visto che ormai ad un euro nessuno fa più caso, ma che fatte le somme degli ingressi qualcosa nella casse di APM porterà qualcosa in più. I costi di gestione, si sa, sono lievitati a causa della congiuntura internazionale e tenere un impianto come la piscina Meroni in vita non è certo facile.
Sei euro invece di cinque, dunque, dal 1° maggio, mentre il ridotto per i bambini dai tre agli 11 anni passerà da quattro a cinque euro. L’abbonamento famiglia per tre persone minimo costerà 81 euro per un massimo di venti ingressi (oggi costa 70 euro), mentre per i residenti rimane in vigore l’agevolazione di due ingressi in più rispetto ai non residenti ma solo se si sottoscrive un abbonamento ordinario che costava 40 euro e che passerà a 46 euro con l’aumento dal 1° maggio.
Per l’attività natatoria didattica, invece, questi saranno i costi: dal vecchio prezzo di 120 euro minimo per un corso adulti fino ad un massimo di 340 euro) ora si va da un minimo di 138 a un massimo di 392 euro. Però il tempo delle lezioni passa dalla mezzora di oggi ai 45 minuti dal 1° maggio prossimo. Un corso di nuoto per bambini, invece, che andava dai 94 ai 280 euro (sotto ai 12 anni) passa da un minimo di 108 ad un massimo di 323 euro. Un abbonamento per attività federale sale da 280 a 323 euro. Nel 2021/2022 i costi della piscina Meroni hanno chiuso a 612 mila euro rispetto ai 379 di entrate, contributo del Comune compreso, ovvero 233 mila euro in meno. Condizioni cui il “sistema” purtroppo non regge. “Urge che la giunta Santi trovi un’alternativa alla gestione” ha dichiarato l’amministratore di APM Marco Torboli.

 

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