Piazza Mercato tra rifiuti e responsabilità condivisa: la riflessione di Sergio Poli e dei cittadini di Pietramurata

È una calda sera d’estate a Pietramurata, frazione del comune di Dro, e come spesso accade, qualcuno si ferma a osservare ciò che sfugge agli occhi abituati alla routine quotidiana: un cestino stracolmo e rifiuti abbandonati a terra in piazza Mercato. Un piccolo dettaglio, forse. Ma per altri, un segnale chiaro di un problema più grande, che coinvolge decoro urbano, senso civico e qualità dei servizi pubblici.
A raccogliere la segnalazione e a intervenire personalmente è stato Sergio Poli, consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico del Trentino a Dro, eletto nelle recenti amministrative del 2025. Nella serata precedente, una cittadina aveva attirato la sua attenzione sulla situazione di degrado. La mattina seguente, Poli ha voluto verificare di persona.
«Giusto il tempo di recuperare un sacco per ripulire dai rifiuti a terra e liberare in gran parte il cestino», ha scritto in un post pubblico, accompagnato da una riflessione non banale: «Superfluo parlare di scarso senso civico, ma dipenderà solo da quello?»
Una domanda che apre a un confronto importante: la gestione dei rifiuti urbani non è solo una questione tecnica o amministrativa, ma anche culturale e collettiva. Alla base, c’è il comportamento dei singoli cittadini, ma altrettanto decisivo è il ruolo delle istituzioni nella pianificazione dei servizi, soprattutto in luoghi ad alta frequentazione durante la stagione estiva.
Alla riflessione di Poli ha risposto anche Vasco Chiste, residente del paese, che ha commentato: «Bravo Sergio, come sempre tempestivo. A giudicare dalla quantità di rifiuti, probabilmente sarebbe necessario soprattutto in estate un passaggio più frequente degli addetti allo svuotamento».
Un tema che torna ciclicamente
Quello dei rifiuti abbandonati è un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito pubblico, soprattutto nei piccoli centri dove l’equilibrio tra turismo, vivibilità e decoro urbano è particolarmente delicato. La raccolta differenziata — che in Trentino raggiunge mediamente percentuali elevate — deve però fare i conti con comportamenti non sempre virtuosi, ma anche con limiti strutturali nel servizio di svuotamento dei cestini pubblici.
In estate, infatti, il carico sulle piazze e sulle vie principali aumenta notevolmente: più eventi, più presenze, più rifiuti. Il risultato? Cestini pieni già a metà giornata, sacchetti lasciati fuori, cartacce e bottiglie che finiscono dove non dovrebbero.
Senso civico e programmazione: due binari che devono viaggiare insieme
La riflessione del consigliere Poli tocca un punto chiave: il decoro urbano è una responsabilità condivisa. Da un lato, il senso civico dei cittadini — che dovrebbero evitare di lasciare rifiuti per terra o accanto a cestini già pieni — e dall’altro, l’efficienza e l’adattabilità del servizio pubblico, che deve sapersi modulare in base alle esigenze stagionali.
Una sfida che si gioca su due fronti: educazione ambientale e buona amministrazione. Ma anche su una terza dimensione, troppo spesso dimenticata: la partecipazione. È solo attraverso il coinvolgimento attivo della comunità — segnalazioni, proposte, collaborazione — che si può costruire un sistema davvero sostenibile.
Un piccolo gesto, un grande messaggio
Il gesto di Sergio Poli, pur semplice, ha avuto un forte valore simbolico. Non solo ha dato seguito a una segnalazione, ma ha mostrato un approccio proattivo, concreto, vicino al territorio. E, forse ancora più importante, ha stimolato una riflessione collettiva.
Perché a volte basta un cestino pieno per far emergere le contraddizioni e le potenzialità di una comunità. L’importante è non girarsi dall’altra parte.
(n.f.)