Payback sanitario, chiesta al Governo soluzione definitiva

Redazione03/03/20232min
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“L’Amministrazione provinciale segue con particolare attenzione la situazione che vivono le imprese trentine produttrici e distributrici di materiale tecnico-sanitario nell’ambito cosiddetto payback sanitario – spiega l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – Siamo consapevoli che lo spostamento al 30 aprile delle scadenze per i pagamenti adottato a livello nazionale non può essere sufficiente. Proprio per tale ragione ci stiamo muovendo in modo unitario insieme alle altre regioni e alla Provincia autonoma di Bolzano per chiedere al Governo una soluzione strutturale che possa risolvere la questione in via definitiva, a tutela delle aziende e dei lavoratori e a garanzia di un servizio di fornitura essenziale per il sistema sanitario e per i pazienti”.
Con payback sanitario si fa riferimento a quello strumento governativo pensato per far fronte agli sforamenti al tetto di spesa nell’ambito della sanità pubblica. Prevede che le aziende produttrici e distributrici di dispositivi medico-sanitari compartecipino a ripianare i superamenti di spesa annuali con dei pagamenti in favore delle regioni e province autonome in cui operano. Nel caso specifico si tratta di ripianare gli sforamenti dei tetti di spesa degli anni 2015, 2016, 2017, 2018.
Per il solo Trentino la cifra da restituire all’Amministrazione è pari a 46 milioni di Euro, 2,2 miliardi invece il complessivo nazionale.

“Ci siamo subito mossi estendendo la finestra entro la quale è possibile effettuare i versamenti da parte delle aziende – ha detto il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscittile parole di Ruscitti – Tuttavia sappiamo che la questione è delicata e come tale la stiamo trattando. Anche durante l’incontro che il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Stefania Segnana hanno avuto a Roma con il ministro della Salute Orazio Schillaci il tema è stato posto sul tavolo. Abbiamo chiesto al Governo, assieme alle altre regioni e province autonome, risposte concrete e definitive in tempi ragionevoli”.

 


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