Parco “Libertà” di Riva, l’ex assessore Matteotti: “Ora tocca ai cittadini viverlo”

Redazione02/08/20256min
RIVA PARCO PARCHEGGIO LIBERTà (14)


 

Camminare lungo i nuovi vialetti del Parco della Libertà è oggi possibile, anche se il tappeto verde richiede ancora qualche giorno di assestamento prima di essere completamente calpestabile. Ma l’aria è già cambiata: si respira un senso di apertura, di luce, di progetto che si realizza. E soprattutto, si inizia a vedere quella che potrebbe diventare la nuova “piazza verde” della città.

Il biolago, cuore blu del nuovo spazio urbano, è stato ultimato. Le alberature e le tappezzanti sono state tutte messe a dimora. La stele commemorativa dei Martiri del 28 giugno è stata ricollocata, dando continuità al senso storico e civico del luogo. Il parcheggio interrato, con i suoi 223 stalli, è stato ufficialmente aperto, contribuendo a risolvere una delle più annose questioni legate alla viabilità cittadina.

A raccontare questo passaggio di consegne — da cantiere a bene pubblico — è Pietro Matteotti, ex assessore ai Lavori pubblici, che del progetto è stato uno dei principali artefici: “Ora che i lavori principali sono finiti, possiamo dire che il parco è pronto ad accogliere la città. Mancano solo piccoli dettagli, le cosiddette finiture, per le quali la normativa prevede ancora 15 giorni. Ma il grosso è fatto.”

 

 

 

Gli ultimi dettagli: spazio scuola, rastrelliere e un’idea per il futuro
Tra gli interventi ancora da completare: l’installazione dei cestini perimetrali, delle rastrelliere per biciclette, e la delimitazione dello spazio sud-est riservato alla scuola Riva 1, per cui i plinti sono già stati predisposti. Un’attenzione, questa, che conferma la vocazione multifunzionale del parco: pubblico, scolastico, culturale.

Proprio in questa direzione si inserisce la proposta — ancora non ufficiale — che Matteotti affida alle colonne di La Busa: un caffè letterario, uno spazio culturale e di incontro, ispirato ai modelli nordeuropei ma già ben sperimentato anche in contesti vicini, come nel centro di Cavalese. “Un’idea che potrebbe dare anima e quotidianità al parco”, commenta, lasciando intendere che il progetto non è mai stato solo urbanistico, ma profondamente umano.

Un lavoro di squadra lungo anni
Nel suo messaggio alla redazione, Matteotti non dimentica di ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Dall’ingegnere Andrea Giordani e il suo team dell’Ufficio Opere Pubbliche, al geometra Marco Bertolini, al progettista arch. Lorenzo Tosolini, al direttore dei lavori ing. Andrea Bernardis, fino al dott. Pierluigi Lotti, che ha seguito tutta la parte relativa al verde.

Un ringraziamento particolare viene rivolto all’impresa EdilTione, esecutrice dei lavori, e alla giunta guidata dal sindaco Cristina Santi, che ha sostenuto il progetto dall’inizio alla fine. “Sopportato e supportato”, scrive Matteotti, non senza ironia, a dimostrazione di quanto un’opera pubblica sia sempre frutto di un percorso complesso, fatto di ostacoli, confronti, decisioni quotidiane.

Il giudizio? “Lo daranno i cittadini”
La chiusura dell’ex assessore è sobria, quasi distaccata: “In qualità di assessore ho cercato di fare il mio lavoro al meglio, affrontando e risolvendo, per quanto possibile, i problemi che si presentavano. Ora saranno i cittadini e gli ospiti a giudicare, nel tempo, la bontà dell’opera.”

Un giudizio che arriverà silenziosamente, nel riflesso di una passeggiata serale sul biolago, nella quotidianità di chi troverà nel Parco della Libertà non solo uno spazio urbano, ma un luogo da vivere.

(n.f.)