Parco Arciducale, slitta di qualche mese la riapertura
Il grande cancello in ferro battuto del Parco Arciducale di Arco, l’area verde che un tempo era annessa alla grande villa costruita dall’Arciduca Alberto d’Asburgo attorno al 1872, è chiuso dal 20 aprile 2023 a causa dei nuovi lavori di restauro decisi dall’amministrazione Betta, grazie al finanziamento da 1,3 milioni di euro ottenuti con i fondi del Pnrr. All’interno del grande Arboretum gli operai stanno lavorando alacremente, per rispettare ogni dettaglio studiato dai progettisti, gli architetti Fabrizio Volpato e Giorgio Strapazzon, per rivalorizzare il patrimonio botanico e architettonico del parco Arciducale.
“I lavori stanno incontrando qualche difficoltà, è vero – ammette l’assessore Roberto Zampiccoli – ma stanno procedendo, purtroppo non così velocemente come prevedevamo. Ora siamo in attesa che arrivi l’approvazione della perizia da parte della Soprintendenza di Trento, per quel che riguarda la scelta delle finiture delle serre. Erano già state approvate, in sede di deposito del progetto, ma non nei particolari esecutivi. La risposta però dovrebbe arrivare in poco tempo, una decina di giorni al massimo. Per questo motivo il cantiere si è bloccato in attesa del responso. Nel frattempo – dice ancora Zampiccoli, che visita ogni giorno il cantiere – stanno proseguendo i lavori per la realizzazione dei nuovi vialetti”.
Il progetto presentato dalla giunta Betta per ottenere i fondi del Pnnr è strutturato su più “livelli”: dal recupero filologico del sedime originario del parco Arciducale fino all’adeguamento del padiglione storico in ingresso con infopoint e biglietteria per gli eventi culturali.
“Quando arriverà la risposta i lavori riprenderanno per avviarci alla conclusione del cantiere – conclude l’assessore Zampiccoli – e contiamo di dare qualche mese di attività anche quest’anno”.
Sulla data di riapertura però Zampiccoli non si sbilancia: “Non mi azzardo a dirla, forte dell’esperienza del teatro, dove ho detto cinquanta volte si apre a altrettante ho dovuto posticipare, dico solo che stiamo lavorando per concludere il prima possibile. Secondo il piano Pnrr abbiamo tempo fino alla primavera 2025 per concludere e rendicontare i lavori. Noi vogliamo fare le cose per bene, se possibile vogliamo non perdere tutta la stagione anche quest’anno”.
Nessuna apertura parziale in vista dell’estate, precisa l’assessore. “Non lo prevede il Pnnr, prima di permettere l’accesso al pubblico deve essere rilasciata una certificazione di regolare e corretta esecuzione dei lavori – conclude Zampiccoli – Sono anch’io in attesa, tanto che non mi sono ancora impegnato con l’ospite importante, un botanico di fama, che vogliamo invitare alla riapertura, proprio perché non so di preciso quando finiranno i lavori. Navighiamo a vista, come si dice, cercando di far finire tutto bene e correttamente”.