Palline in buca a “Riva City golf”, ampio sostegno al green di Nago

Redazione20/10/20243min
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Palline in buca nella giornata di sabato 19 ottobre in pieno centro a Riva del Garda per la prima edizione di “In City Golf Riva del Garda presented by Lido Palace”, un evento che ha sportivamente invaso la cittadina benacense.  Dopo 15 anni dal debutto a Cortina d’Ampezzo e toccato le città più importanti d’Europa, ha visto scendere in piazza 11 squadre di golfisti per un autentico show nei punti più suggestivi della città con tanti curiosi, nonostante la pioggia. Personaggi di ogni età, giovani e collaudati sportivi, alcuni col kilt scozzese a ricordare l’origine di questo sport olimpico, qualcuno con indumenti golfistici di un tempo.

“In City Golf” è voluto essere anche il veicolo promozionale per sostenere questa attività e la realizzazione di un campo permanente nell’Alto Garda, un progetto del quale si discute da decenni. Bocciato anni fa dal referendum quello di Dro, ora si discute per quello in località Daine a Nago, un balcone naturale che si affaccia sul Garda. Un progetto presentato da alcuni appassionati e ritenuto sostenibile sia a livello ambientale che economico. Nettamente contrari, invece, tutti i comitati ambientalisti.
Ampio sostegno all’idea è stato espresso dalla vicepresidente della Giunta Provinciale Francesca Gerosa, presente all’appuntamento. Sarebbe un valore aggiunto anche in chiave di offerta turistica – ha dichiarato – Credo che la politica non abbia il diritto di decidere qualche sport promuovere, ma debba offrire ai cittadini l’opportunità di scegliere liberamente, anche investendo nelle infrastrutture.
Ha ribadito il suo parere pienamente favorevole alla realizzazione del nuovo campo a 18 buche di Nago anche Silvio Rigatti, presidente della APT, il quale ha riferito che ospiti o praticanti del posto devono spostarsi di molti chilometri per fare questo sport. Mettendo sul piatto anche il possibile sostegno economico da parte della Azienda del Turismo.
Tornando all’evento di Riva del Garda, era imperativo divertirsi e l’obiettivo voluto da Curtes è stato ampiamente raggiunto. Nove buche, alcune alquanto originali come quella in Piazza Garibaldi con la fontana della Sirenetta che doveva essere ‘sorvolata’ dalla pallina per centrare la buca una ventina di metri più in là, oppure la fontana di Piazza delle Erbe, o ancora davanti alla Rocca in Piazza Cesare Battisti con il lancio della pallina – morbida per non infastidire i passanti – attraverso una mini-finestra, e c’era pure quella in Piazza III Novembre dove si doveva colpire un gong.

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