“Overtourism” e alloggi turistici, scambio di accuse fra Lega e Pd di Riva

Nicola Filippi25/08/20245min
turistsportole - Copia



 

Sotto la Torre Apponale infuria la polemica legata al tema degli appartamenti turistici, con scambi d’accuse fra maggioranza e opposizione sull’esplosione numerica delle seconde case che avrebbe portato la città ai limiti dell’”overtourism” e alla difficile convivenza con i cittadini residenti. Il Pd rivano, in un comunicato, ha attaccato la giunta Santi, colpevole di non aver mai preso in considerazione le interrogazioni o le mozioni sul tema specifico, pronta però a portare in discussione in aula entro l’anno uno specifico regolamento comunale dedicato agli appartamenti turistici. “Quello che lascia perplessi – si legge – è che l’amministrazione in quasi cinque anni ha fatto finta che il problema degli appartamenti turistici non esistesse, non affrontando nemmeno la tensione abitativa, mentre ora punta il dito contro chi governava prima. Ma se in fascia lago, a seguito della loro variante urbanistica in fase di approvazione, verranno costruite nuove palazzine alte 17 metri ad uso non residenziale, la colpa non potrà essere che loro”.
Arriva immediata la replica della sezione rivana della Lega Trentino.
“Sull’esplosione delle seconde case – scrivono – ricordiamo che ben tremila appartamenti non residenziali sono stati autorizzati e poi realizzati grazie dall’amministrazione Mosaner, con tutte le conseguenze che ne conseguono, con la tacita collaborazione di chi oggi ne contesta l’esistenza. Si omette di sottolineare che la programmazione urbanistica della città è stata completamente errata da parte di chi per decine d’anni ha avuto la delega all’urbanistica. Alcuni esempi eclatanti le decine o meglio centinaia di appartamenti del Grez con il “mostro “ex Omkafe”, le centinaia di appartamenti al Masetto al posto della “Spaghetti House”, via Ardaro, Viale Pilati, Via Modl, il villaggio Terre Blu e avanti così”.
“In piena emergenza Covid, l’opinione pubblica spingeva il mercato turistico verso gli appartamenti atti ad ospitare turisti per una questione di “sicurezza”, poi con la grande ripartenza dal 2022 siamo tornati ai numeri del turismo che la nostra località ha sempre avuto ante il 2019 (come comune di Riva del Garda)”, spiegano ancora i leghisti rivani.
“L’amministrazione Santi si è trovata l’onere di risolvere una problematica che ad oggi non ha supporto normativo – sottolineano ancora i leghisti rivani – la locazione ordinaria non è più al passo dei tempi e delle esigenze che nel tempo sono cambiate, ma soprattutto mal tutela i proprietari, con un’esplosione di locazioni brevi, cercando invece di studiare il problema e di non schierarsi mai contro le famiglie di rivani che rispettano le regole e fanno dell’ospitalità turistica una fonte di reddito integrativo, anzi recentemente ha cercato di confrontarsi con questa diversa ospitalità turistica”.
Nel 2022 la giunta Santi “ha rinunciato di attuare le deroghe provinciali consentite alla “legge Gilmozzi”, ha portato il codice CIPAT da un semplice codice nascosto nei vari siti web in un’obbligatorietà da esporre all’esterno degli alloggi turistici, con diffusione per l’intero territorio provinciale, ha redatto ed è in ultimazione di iter per l’approvazione di uno specifico regolamento comunale per gli appartamenti turistici, che verrà presentato alla prossima Commissione Regolamenti e successivamente portato all’approvazione in Consiglio Comunale, dove finalmente vedremo quale sarà il gruppo politico che vorrà dare regole certe invece che riempire pagine social e giornali della solita propaganda contro a prescindere”.
Infine, una stoccata al vademecum per i turisti del Coordinamento per la tutela dell’Ambiente Alto Garda e Ledro. “Fermatevi! “Scacciare” i turisti con volantini provocatori potrebbe avere ripercussioni molto forti, sia da un punto di vista comunicativo, anche a livello internazionale, ma soprattutto non c’è consapevolezza che il nostro territorio vive soprattutto di turismo e se si perdono posti di lavoro in quel comparto vanno ricollocati in altro, non crediamo che questo aspetto sia stato analizzato o meglio pianificato”.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche