Opere pubbliche provinciali: un volano di 2 miliardi di euro
Un valore totale di interventi finanziati, dalla viabilità alle ciclabili, includendo infrastrutture ambientali, scuole e sedi istituzionali, che con gli stanziamenti programmati per il periodo 2023-2036 raggiunge i 2 miliardi di euro. È il quadro aggiornato per le opere pubbliche provinciali, come ha chiarito il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, assieme ai dirigenti Luciano Martorano (Dipartimento Infrastrutture) e Antonio Tita (Apac), ieri nell’incontro promosso da Ance presso il Centrofor di via Ragazzi del ‘99 a Trento, alla presenza del presidente di ATE Ance Trento Andrea Basso e di una novantina di associati. Un momento utile per fare il punto, assieme agli operatori del settore – che in Trentino muove complessivamente circa un miliardo di euro l’anno – su tutti gli aspetti relativi agli investimenti sul territorio, dalle ricadute all’evoluzione normativa.
Il dirigente del Dipartimento Infrastrutture Martorano ha illustrato il quadro aggiornato delle opere pubbliche nella programmazione provinciale.
Per l’area dell’infrastruttura e dell’interconnessione l’importo complessivo finanziato è di 1.382.857.608 euro. Di questi, 1.276.827.885 euro sono sul capitolo strade (178 interventi) e 106.029.722 euro per le ciclabili (33 interventi). A questi investimenti vanno poi aggiunti quasi 21 milioni di manutenzione straordinaria in capo al Servizio Gestione strade.
Per dare uno sguardo alle principali opere in fase di appalto, si tratta di 12 interventi per 194.703.392,16 euro complessivi. In corso, tra i vari interventi, le gare per la rettifica della galleria “Ponte Pià” (47 milioni), la messa in sicurezza della galleria “Crozi 1” sulla SS47 fra Trento e Pergine (26,5 milioni).
Tra le opere aggiudicate figura la variante di Pinzolo (quadro economico complessivo di 121.737.848,78 euro).
Ci sono poi le opere per l’area “dell’ambiente, dell’energia e della biodiversità”, con un importo totale finanziato di 247.445.972,45 euro: in programma 26 interventi totali su depurazione, bonifiche, gestione delle discariche.
Seguono, non meno importanti, gli investimenti nell’area della “conoscenza, cultura e senso di appartenenza”: 50 opere che riguardano le nuove sedi delle scuole (ben 11 interventi), la manutenzione straordinaria sempre per gli edifici scolastici e Meccatronica. Il totale è di 205.227.701,83 euro.
Le infrastrutture previste dagli Accordi di Programma quadro (APQ) e per le Olimpiadi invernali 2026 hanno un budget di 188.228.616 euro, a cui si aggiungono quasi 6 milioni per la manutenzione straordinaria di edifici provinciali (totale 194.015.454 euro).
Cruciale il tema delle ricadute: il miglioramento della rete stradale porta vantaggi quali migliore accessibilità, qualità dei collegamenti e sicurezza. Con impatti diretti per la collettività come riduzione dell’incidentalità, dell’inquinamento atmosferico e acustico.
L’analisi condotta dal Dipartimento Infrastrutture, basata sul moltiplicatore delle infrastrutture proposto per le opere del PNRR, porta a quantificare per la parte viabilità, un ritorno complessivo nell’ordine del 100% dell’investimento in circa 6 anni. Mentre per le ciclabili provinciali – ha aggiunto Martorano – che hanno una forte vocazione turistica, il ritorno può arrivare fino a 15 volte tanto calcolato sul ciclo di vita dell’opera.