Olio dell’Alto Garda, il raccolto sarà all’insegna della qualità
Metà ottobre, tempo di raccolta e prime moliture delle olive stagione 2023. Meno raccolto ma più consistente sono le prime impressioni, anche se la mosca dell’oliva si vede bene sui frutti. Un puntino nero e il danno è fatto. Ma l’olio d’oliva extravergine che Agraria Riva si appresta a dare alla luce sarà, tuttavia, sempre all’insegna della massima qualità. Dopo il 2022, anno “eccelso” per quantitativo raccolto, il 2023 sarà molto difforme nelle zone in cui l’olivicoltura è presente. Andrà bene sul Monte Brione, bene anche ad Arco ma in zone più ristrette con la maturazione del frutto che procede velocemente dicono gli agricoltori. Le olive, insomma, crescono grazie alle piogge cadute e al sole di fine estate, elementi che hanno permesso loro di accumulare al loro interno un “carico” oleario elevato. Il che, in parole povere, significa una resa più alta. Insomma, mosca a parte laddove ha colpito, Agraria comunica che chi ha ottemperato e ben gestito l’oliveto avrà un buon raccolto. La molitura si prenota dal 9 ottobre e la consegna avviene con orario 8.30-12 e 14-18 presso gli uffici a S. Nazzaro, l’inizio dell’attività al frantoio è prevista da giovedì 12 ottobre. Nel 2022 Agraria aveva ricevuto 13.000 quintali di oliva (nel 2021 se ne erano raccolti soltanto 2.000 quintali), ma per arrivare ai 18.000 quintali del 2020 sarà necessario attendere stagioni molto migliori dell’attuale. La previsione, tuttavia, parla di un raccolto in frantoio sui 4/5.000 quintali, ossia il 40% in meno del 2022.