Nursing Up “denuncia” le criticità dell’ospedale di Arco
In un documento che sarà presentato all’assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana, l’Associazione Nazionale Sindacato Professionisti Sanitari della funzione infermieristica, sezione di Trento, a firma del coordinatore provinciale Cesare Hoffer denuncia” tutte le criticità dell’ospedale di Arco, struttura che sin dalla sua nascita, e come anche noi abbiamo avuto modo di scrivere recentemente, non ha mai soddisfatto appieno le richieste di un bacino come quello del Garda trentino. Alla firma dal coordinatore Hoffer si aggiungono quella del segretario della Uil provinciale Giuseppe Varagone e della responsabile della sanità Cgil Gianna Colle. I contenuti aprono l’ampio ventaglio di tutte le criticità e mancanze di una struttura che, al contrario di chi a suo tempo decise di concentrare tutto lì si presenta deficitaria in diversi reparti. Di contralto va registrato, invece, che viene dato atto dell’ottima risposta che è stata data al momento critico della pandemia da Coronavirus, risposta qualitativa sia durante la prima ondata sia durante la seconda. Dove, invece, si registrano gravi mancanze sono i reparti di Pronto Soccorso (da sempre al centro delle critiche assieme alla soppressione del reparto di maternità) che andrebbe decisamente potenziato, soprattutto quando in estate le presenze turistiche nel Garda trentino lievitano (e per fortuna, scrive Hoffer) richiedendo spesso turni gravosi al poco personale che ci lavora. Personale che è scarso in estrema sintesi, sia come medici, operatori sociosanitari (Oss) e infermieri. Pneumologia non è che stia meglio, nonostante l’equipe medica che ci lavora sia di altissimo livello. Qui il sindacato propone l’istituzione di dieci posti letto di terapia sub intensiva come previsto da una delibera (la 1287 del 30 luglio di quest’anno) provinciale. Ma si punta il dito anche sui posti ambulanze, due soltanto e provvisori per i mezzi che in caso di necessità devono partire in pochi minuti a soccorrere chi ne ha bisogno. Anche il reparto di Medicina ha le sue lacune afferma il sindacato, visto che per garantire gli attuali standard qualitativi bisogna pensare, e in fretta, a chi sta per andare giustamente in pensione ma anche a chi dovrà sostituire i medici che dopo una vita professionale avranno diritto al loro meritato riposo.