Nuovo municipio di Torbole: la ditta esclusa dalla Gara di Appalto chiede 319 mila Euro
“Abbiamo agito come dovuto e respingeremo al mittente ogni richiesta danno, che, qualora ci fosse, dovrebbe comunque essere risarcito dall’Apac”. Sono le parole del primo cittadino di Nago-Torbole, Gianni Morandi, che nel corso del consiglio comunale dello scorso martedì ha ripercorso le tappe principali della vicenda giuridica che ha coinvolto in un contenzioso il Comune e l’Apac di Trento contro le ditte “Damiani-Holz&Co spa e “It Impresa generale spa”, escluse dalla gara d’appalto per i lavori del nuovo municipio. “I ricorrenti avevano chiesto al Tar una sospensiva, dichiarata inammissibile, dando così il via all’aggiudicazione dei lavori – ha precisato Morandi – La lettera della Provincia comunicava di attendere il giudizio della sospensiva che, nel mentre, è stata rigettata”. Sull’ordinanza le ditte hanno fatto poi ricorso al Consiglio di Stato, di seguito ritirato; nel frattempo è proseguita anche la causa, ma il Tar ha respinto l’istanza dei ricorrenti decretando che il regolamento Apac escludeva le ditte in questione. “Solo sotto pressione e a seguito di nostre richieste – hanno commentato i consiglieri d’opposizione Perugini e Tonelli – il sindaco Morandi ha ammesso che la ditta esclusa dalla gara d’appalto ha chiesto danni per 319 mila euro. Al di là delle scusanti, restano alcuni dati oggettivi: la Provincia aveva consigliato di attendere la sentenza prima di procedere con l’appalto; avevamo chiesto alla giunta di mettere in campo una pratica prudenziale, ma il sindaco aveva assicurato che non ci sarebbero state richieste di danni. Vigileremo affinché non paghino i cittadini gli errori della Giunta”. Nelle scorse settimane, peraltro, la Sentenza del Consiglio di Stato ha giudicato inammissibile il regolamento di gara, addebitando a Comune e Provincia le spese legali dei ricorrenti, 5.000 euro ciascuno. “Rivendico orgogliosamente il nostro progetto, perché dopo vent’anni Nago-Torbole ha un vero municipio – ha concluso Morandi – se mai dovessi pagare di tasca mia, ne sarei fiero per la mia comunità”.