Nuovi semafori sulla Provinciale in Valle di Cavedine

Redazione19/03/20212min
foto semafori Vigo Cavedine


Nonostante il lock-down prepasquale agli utenti della strada che percorrono la valle di Cavedine si presentano delle novità, che riguardano la strada provinciale 84: infatti da alcuni giorni sono stati installati, a cura del Servizio Strade della PAT, degli impianti semaforici in corrispondenza del bivio per Castel Madruzzo e in fondo alla valle in corrispondenza dell’attraversamento del rione di S.Udalrico a Vigo Cavedine, proprio allo scollinamento verso Drena, dove nei secoli passati esisteva una specie di dogana che segnava il confine fra il principato vescovile e la contea di Arco, tenendo presente che allora la valle di Cavedine rappresentava la principale via di comunicazione fra Trento e la “Busa”.
I nuovi semafori sono stati collocati in corrispondenza di due incroci: quello per Castel Madruzzo a circa 100 metri dalla rotatoria, e quello di S.Udalrico in connessione con la strada comunale per Brusino.

L’impianto fa scattare il giallo, seguito poi dal rosso, dopo un certo periodo di tempo, indipendentemente dall’interferenza o meno di veicoli provenienti dalle strade laterali. Quindi il funzionamento semaforico serve sia per regolare la viabilità in corrispondenza dell’incrocio, a chiamata per l’attraversamento pedonale della provinciale, ma soprattutto per moderare la velocità. Da questo punto di vista erano stati soprattutto gli abitanti del rione di S.Udalrico di Vigo Cavedine a chiedere insistentemente alla PAT l’installazione di limitatori di velocità in quanto le automobili, ma soprattutto le motociclette, superano in quel tratto di strada abbondantemente i 100 chilometri orari, ed anche in un recente passato si sono verificati gravi incidenti. Qualche decennio fa per limitare la velocità soprattutto nei centri abitati, come a Calavino attraversato dalla provinciale, si erano installati i cosiddetti “semafori intelligenti”, indubbiamente efficienti in quanto scattava il rosso se si superava il limite di velocità. Vennero poi rimossi su istanza del Commissariato del Governo in quanto non omologati dal codice della strada.
MARIANO BOSETTI

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