Nuove possibilità nelle misure di RipartiTrentino
I contributi concessi dalla Provincia autonoma sotto forma di compensazione fiscale si estendono anche alle imprese che investono in ricerca. Lo prevede la delibera approvata dalla giunta provinciale.
La novità si inserisce nel quadro della misura di Ripartitrentino già attiva in generale che consiste in Contributi da utilizzare in compensazione fiscale nell’ambito di spese sostenute, fino ad oggi, per investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese, investimenti e consulenze Covid-19. Per investimenti e consulenze Covid-19 tra l’altro, la misura è stata prorogata fino al 30 settembre 2021.
A queste cinque fattispecie già operative, si aggiunge ora quella relativa agli investimenti in ricerca. In pratica, il provvedimento odierno introduce una nuova Sezione (la F) riguardante le agevolazione in ambito “Ricerca e sviluppo” in base alla quale è possibile richiedere il contributo, per il solo anno 2021, anche per spese sostenute oltre i diciotto mesi precedenti la presentazione della domanda ma non antecedenti al 1° gennaio 2020. La fattispecie per cui si inserisce la compensazione fiscale è l’attività di ricerca industriale e attività di sviluppo sperimentale. La spesa minima ammissibile è di 25 .000 euro, la spesa massima ammissibile di 200.000 euro, la misura del contributo è del 20%.
Ma non è solo questa la novità inserita dalla delibera. Vengono modificate alcune voci relative ai contributi da usare in compensazione fiscale. Tra queste, si segnala la revisione della disciplina riguardante la mobilità elettrica – le cui modifiche entreranno in vigore a seguito dell’implementazione della Piattaforma informatica, e pertanto dalla data che sarà indicata sul sito di RipartiTrentino – e l’ammissione, nell’ambito delle manifestazioni fieristiche internazionali, delle spese per la partecipazione a fiere virtuali e per servizi specialistici come certificazioni e omologazioni per la commercializzazione in Paesi Ue – extra Ue.
Infine, con il provvedimento sono modificati i criteri per gli aiuti agli investimenti ambientali. Al riguardo viene introdotta la possibilità di presentare domande per il settore termale in analogia a quanto avviene già per gli investimenti fissi.