Nuova viabilità di Varone, anche gli Arcensi di Ceole protestano

I residenti della frazione Ceole di Arco hanno scritto al sindaco Alessandro Betta affinché, dialogando col il suo pari in quel di Riva del Garda Cristina Santi, la “costringa” a recedere sulle decisioni in merito alla viabilità che, di fatto, oggi taglia in due il piccolo borgo di pertinenza arcense ma ai confini con il Comune di Riva.

Insomma, la viabilità così come in atto ora non piace. A dirlo, anzi a scriverlo nero su bianco sono una cinquantina di famiglie residenti nella frazione arcense, decise a far recedere dalle decisioni adottate col piano della viabilità. In pratica via Venezia torni a doppio senso di circolazione in quanto l’accesso a Ceole, così come messo in atto dall’amministrazione rivana, sopporta ora un flusso di traffico veicolare troppo elevato. E oltre alla strada, la quale di per sé già in precedenza era inadatta a sopportare il traffico precedente, nettamente ridotto all’attuale, vede prima una curva a 90 gradi immettere verso le case le vetture per poi costringerle in una strettoia tra le stesse prima di dirigersi verso l’uscita del borgo. Strada senza marciapiede si badi bene, dunque molto pericolosa per chi ci si avvenuta a piedi in particolare verso il sottostante santuario delle Grazie. Anche i ciclisti sono a rischio, vista la carreggiata stretta, dunque perché non confrontarsi tra le due amministrazioni invece che decidere da soli, così come è stato fatto oggi? Per i firmatari è venuto a mancare il confronto tra le parti, quasi si fosse tornati ad una sorta di “medioevo”, periodo nel quale ognuno decideva per sé disinteressandosi degli altri che, magari penalizzati da certe scelte dovevano (e devono oggi) sopportare le conseguenze. Chiedendo, infine, restrizioni al passaggio se non residenti ai fini della tutela di un traffico “parassita” oggi di puro attraversamento dell’abitato.