Nuova Psichiatria trentina: ad Arco 15 posti letto dedicati alle crisi

Redazione08/02/20234min
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Un dipartimento transmurale articolato su tre unità operative di psichiatria che operano sugli stessi territori dei distretti Nord, Est e Sud attraverso la presa in carico dei pazienti nel loro territorio di residenza e con interventi mirati per fasce di età. La nascita di due strutture dedicate ai pazienti acuti in alternativa al Servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc) ad Arco e la partecipazione al progetto europeo Cope sulla presa in carico dei Neet al fine di intercettare precocemente situazioni di disagio.
Sono queste alcune delle novità sulla riorganizzazione della psichiatria trentina presentate dall’assessore alla salute Stefania Segnana, assieme al direttore generale Apss Antonio Ferro, alla direttrice dell’Integrazione socio sanitaria Elena Bravi, al direttore del Dipartimento transmurale di salute mentale nonché dell’Unità operativa di psichiatria Nord Claudio Agostini, al direttore dell’unità operativa di psichiatria Est Lorenzo Gasperi e allo psichiatra Giuseppe Bertinazzi dell’unità operativa di psichiatria Sud.

Tra le modifiche apportate dalla riorganizzazione dell’Apss vi è l’istituzione del Centro crisi adolescenze e Centro salute mentale sulle 24 h di Arco, due “piccole comunità” dotate complessivamente di quindici posti letto che affiancano il Centro diurno e che offrono accoglienza ai pazienti in situazione di pre-crisi, crisi o post crisi, in alternativa o in continuità con l’ospedalizzazione. L’obiettivo del nuovo centro sarà quello di gestire le acuzie psichiatriche senza ricorrere necessariamente al ricovero ospedaliero o comunque, quando questo non sia evitabile, ridurre il più possibile la durata della permanenza in ospedale. A completamento del processo di riorganizzazione i posti letto dedicati alle acuzie psichiatriche saranno un totale di 51 di cui 16 all’ospedale Santa Chiara di Trento, 16 all’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, 4 al Centro salute mentale 24h/24 territoriale a Cles e infine 7 del Centro per le acuzie degli adolescenti più 8 del Centro salute mentale 24h/24 territoriale ad Arco.

«Con il superamento del Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Arco e la sua trasformazione in posti letto territoriali dedicati alle acuzie – ha evidenziato Claudio Agostini – il Trentino si colloca all’interno degli standard suggeriti dalla recente Intesa sancita in Conferenza Stato Regioni che lo scorso 21 dicembre ha fissato, quale standard strutturale di riferimento, un Servizio psichiatrico diagnosi e cura di 16 posti letto ogni 300 mila abitanti e il rafforzamento dei Servizi territoriali extraospedalieri. Nel dettaglio ad Arco nella struttura “Le Palme” come trasformazione del Servizio psichiatrico diagnosi e cura, prenderanno vita due strutture dedicate a pazienti acuti. Un Centro per le acuzie degli adolescenti, con sette posti letto per la fascia di età 14-24 anni, target di utenza che oggi occupa stabilmente un volume di posti letto pari a metà Spdc, nonostante le indicazioni nazionali e internazionali suggeriscano setting di cura dedicati a questa delicata fascia di utenza. Vi sarà poi un Centro sulle 24 ore per le acuzie degli adulti, con otto posti letto, che fa seguito ad un’analoga sperimentazione in corso da cinque anni a Cles e che accoglierà persone che altrimenti sarebbero candidate al ricovero in Spdc, rafforzando in tal modo l’assistenza territoriale extraospedaliera, oltre che la loro qualità di vita e quella dei loro familiari».

 

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