Nuova lista nella coalizione di “Arco che vorrei”: torna in campo Max Floriani

Nicola Filippi22/11/20248min
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Sempre più folta la coalizione di “Arco che vorrei”. Venerdì 22 novembre Chiara Parisi, capogruppo di Civica Olivaia in consiglio comunale, ha presentato la sesta lista: “Proposta Civica Popolare – per Arco nel Garda Trentino”. Referente, Massimiliano “Max” Floriani, dal 2010 al 2014 assessore alla cultura con la giunta Mattei e dal 2014 al 2017 consigliere di Arco Bene Comune. Con Floriani, presente anche Giovanni Rullo, ex candidato sindaco con i Pentastellati, e Ricky Zampiccoli. Alla presentazione spazio anche i rappresentanti delle liste che stanno lavorando insieme: Angelina Pisoni per “Comunità Lavoro e Ambiente”, Marco Ignaccolo, “preziosissima lista dei giovani”, di “Domani Giovani In Azione”, Marco Piantoni per Europa Verde e Letizia Vicari di Onda.
Chiara Parisi ha subito presentato i punti fondamentali dell’ambizioso progetto politico: “Il benessere dei cittadini e la cura del verde e dei luoghi, attraverso il dialogo che ha ha sempre contraddistinto il nostro lavoro, anche in consiglio comunale – ha detto – Dialogo con i Comuni e dialogo con la Comunità di valle, per portare il nostro lavoro con più in forza in Provincia”. “Sarà fondamentale lavorare su temi sovracomunali – ha ribadito Parisi – come sanità pubblica, la mobilità il sociale e la tutela del paesaggio e dell’ambiente. La nostra parola chiave sarà la parola cura, che deve sostituirsi alla parola trascuratezza dei luoghi che ha contraddistinto Arco negli ultimi anni. Cura anche dei fragili, sempre più dimenticati dalla politica, cura dei giovani, soprattutto nel trovare soluzioni concrete al disagio abitativo, cura anche nei confronti di una società che invecchia”.
Parola quindi a Max Floriani, il referente della sesta lista: “Vogliamo proporre qualcosa di nuovo, per contribuire al Buon Governo della città – ha spiegato – la nostra è una lista che ha trovato punti di condivisione con la coalizione che raggruppa oltre 5 liste con cui è iniziato un processo programmatico. Civiche che fanno riferimento a un posizionamento di centro-sinistra, dove i nostri ideali hanno più attinenza. Crediamo che un buon amministratore deve pensare al Ben-Essere dei suoi cittadini e confrontarsi con loro, tutti i giorni, su temi che possa semplificare la vita delle persone con azione che devono facilitare e non complicare il vivere quotidiano”.

 


 

Per Floriani amministrare significa “prendersi a cuore la cura della città, in tutti i suoi aspetti”. Con un obiettivo: “Far ritornare Arco alla sua vocazione di “Città Giardino””, concetto ribadito anche da Letizia Vicari di Onda. Floriani guarda lontano, “al suo futuro per i prossimi vent’anni”, dando “risposte certe alle richieste dei cittadini, migliorando la macchina amministrativa”, per “soddisfare i loro bisogni, a partire dai servizi per l’infanzia, la terza/quarta età, la richiesta di abitazioni per i residenti, il sociale in tutte le sue declinazioni”. Grande attenzione a “istruzione e cultura, non solo come “spot” ma declinandola in tutta la sua ricchezza espressiva”. I turisti? Dovranno diventare “fruitori ‘lenti’ del nostro territorio – ha ribadito Floriani – integrandoli nel tessuto locale in modo esperienziale”. Tendendo sempre la mano al “settore economico territoriale, per condividere scelte e prospettive”. L’urbanistica sarà “strumento di condizione favorevole alla vita della popolazione e non come attività speculativa”.
Angelina Pisoni, referente di Comunità Ambiente, ha ribadito i concetti chiave: “Benessere dei cittadini e cura dei luoghi”, creando spazi politici per l’ascolto dei cittadini e momenti partecipativi, “come il consiglio comunale aperto, il bilancio partecipativo e le assemblee pubbliche, per riavvicinare la gente alla politica”.
Marco Ignaccolo, uno dei due referenti del gruppo “Domani Giovani In Azione”, ha ringraziato Max Floriani e la sua nuova lista, apprezzandone le proposte “per contrastare l’immobilismo sia territoriale che sociale dell’attuale amministrazione”.
Letizia Vicari, referente di Onda, invece ha puntato sui temi importanti portati avanti dal suo gruppo politico, “come il disegno di legge sul tema della casa depositato in Consiglio provinciale sugli appartamenti turistici, come il tema della mobilità, sia interna sia nel collegamento con Trento e Rovereto, per la mancanza di azioni sovracomunali incisive, come il tema del disagio giovanile, occupandosi anche dello stato di salute e di benessere degli adulti, ribadendo che è importante “ritornare ad essere la Città Giardino di un tempo”.
Marco Piantoni, portavoce di Europa Verde Alto Garda e Ledro, si è dichiarato “contento per l’ampliamento della coalizione, segno che il lavoro fatto dalla Civica nel 2020 ha seminato bene in vista delle prossime elezioni – ha detto – siamo ambientalisti ma siamo anche attenti ai temi sociali e alle attività produttive, quelle legate all’industria, al turismo e all’artigianato di trovare un contesto dove poter produrre in modo sereno e favorevole a ulteriori ampliamenti delle loro attività, declinato in modo sostenibile. Insieme al concetto di sviluppo deve essere abbinato quello di limite, per arrivare alla sostenibilità”. Facendo riferimento poi riferimento alla tragedia di Valencia e ai rischi idrogeologici, declinati anche all’Alto Garda, che presenta criticità e eccessivo consumo di suolo. Serve più attenzione a queste tematiche. I nostri temi ambientali si coniugheranno sempre con i temi sociali e di attenzione alle attività produttive sul nostro territorio.
Infine, parola a Giovanni Rullo (ex candidato sindaco e appartenente al Movimento 5 Stelle, che oggi si è tolto bandiere e appartenenze politiche precedenti) e Ricky Zampiccoli, anche loro componenti della nuova lista civica. Il primo si è soffermato su economia e industria, settore in sofferenza, guardando quello che accade nel Roveretano con la Marangoni Meccanica: “Un’amministrazione ha il dovere di interessarsi e di dialogare con le attività economiche, cosa che non ha fatto questa amministrazione, assieme a tutte le altre che l’hanno preceduta”. Il secondo, invece, ha ribadito che occorre “cambiare passo, un passo in un’altra direzione, sarà un percorso lungo, cinque anni non porteranno tanti frutti, ma sarà qualcosa di positivo – ha detto – la collettività oggi è intristita, manca la parola speranza. Avanti con il cambiamento e l’ascolto. Bisogna creare partecipazione, capire i silenziosi”. Quanto al turismo, Zampiccoli ha specificato che “dobbiamo parlare di ospiti, che vengono a casa mia, secondo le mie regole e la mia disponibilità, deve essere educato, allora è gradito, ma non deve sentirsi padrone solo perché paga e usa il nostro territorio a suo piacimento”.