Non c’è pace per il Vallo Tomo del Brione
Un nuovo ricorso è stato presentato dai privati Walter Rizzi e Maria Pia Bertolini “contro” la realizzazione del Vallo Tomo del Brione, sul lato est, nel comune di Arco. Sono i proprietari di un terreno che insiste sotto il versante da cui cadono massi e che si sono opposti all’esproprio di parte del loro terreno sul quale dovrebbe sorgere la nuova opera di protezione prevista dall’amministrazione comunale arcense. Il tutto in attesa di un accertamento tecnico sui terreni di loro proprietà interessati dall’opera stessa. Una decisione legittima, quella dei proprietari, che però porterà inevitabilmente ad uno slittamento dell’inizio dei lavori anche se Provincia e Comune intendono partire egualmente con l’opera ritenuta troppo importante per la sicurezza di chi abita sotto quel versante.
“Noi siamo intenzionati a procedere ugualmente – ha dichiarato il primo cittadino di Arco Alessandro Betta – perché di fronte alla pubblica incolumità tutto passa in secondo piano. Anche la stima fatta dai tecnici provinciali sul valore di quei terreni è esatta, per cui non abbiamo dubbi in merito”.
Gli “isti”, come Alessandro Betta indica le persone che sono contrarie a prescindere a qualsiasi cosa (abbreviazione di ambientalisti…), anche quando si tratta di pubblica incolumità, pare siano riusciti a bloccare nuovamente l’avvio dell’opera.