No alla violenza di genere, quattro passeggiate nell’Alto Garda

Claudio Chiarani17/09/20232min
20191121IMG_2502 RICORDO DI ELEONORA PERRARO VITTIMA OMICIDIO FEMMINICIDIO SUL LUOGO DEL DELITTO

 

Quattro passeggiate promosse dalla Comunità del Garda per dire “no” alla violenza di genere. Violenza sempre gratuita, mai legittimata ma che è quotidianamente sotto i nostri occhi. Il progetto che si chiama “camminiAmo” è promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e si svolgerà in collaborazione con gli Alpini, le varie Amministrazioni comunali e le Associazioni territoriali e, laddove sia possibile, con gli Istituti scolastici. Quattro uscite sul territorio accompagnati da esperti, naturalisti e conoscitori dell’Alto Garda libere a partecipabili da chiunque lo desideri per dire stop alle violenze che, in maggior parte dei casi, accadono tra le mura domestiche. Un episodio recente valga per tutti: l’omicidio di Iris Setti, accaduto senza che nessuno trovasse la forza e il coraggio d’intervenire in quel parco di Rovereto.
Quattro passeggiate caratterizzate dal colore rosso la prima, sabato 30 settembre dalle ore 14 partendo dalla chiesetta di S. Luigi a Pratosaiano di Arco per arrivare a Nago.
Sabato 14 ottobre, invece, la seconda con partenza alle ore 10 del mattino dalla piazza di Dro per arrivare a Drena, la terza sabato 28 ottobre da piazza catena a Riva, alle ore 10, e arrivo in zona Sperone, territorio del Comune di Ledro. La quarta ed ultima, infine, si è programmata per l’11 novembre con partenza da Tenno alle 8.30 dalla stele che ricorda Alba Chiara per arrivare a Canale, alla Casa degli Artisti. Qui si terrà un convegno curato da Roberta Bonazza e dedicato al cinema e all’universo femminile, cui seguirà il 25 novembre la camminata “clou” di quanto programmato dall’assessorato della Comunità di Valle a cura di Tiziana Betta per dedicare attenzione al problema. Ricordare le vittime femminile della violenza di genere, collegando Drena ad Arco, alla Open Gallery sarà l’intento di questo ultimo appuntamento, non senza dimenticare la sensibilizzazione all’interno degli istituti scolastici.

 

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