NO ALLA NAVIGAZIONE A MOTORE ELETTRICO SUL GARDA, SÌ ALLE COLONNINE DI RICARICA

La mozione del consigliere dell’opposizione di Riva del Garda Stefano Santorum che interessava l’Amministrazione comunale sul fatto di dare una sorta di “via libera” alla navigazione a motore elettrico sul lago di Garda, parte trentina, è stata discussa e poi approvata (salvo due punti della stessa sulle fasce orarie permesse) dal Consiglio comunale. Santorum in pratica chiedeva di aprire alla navigazione a motore elettrica (si pensi che in zona abbiamo la ZF Marine che costruisce motori elettrici adatti alla navigazione, e a Porto San Nicolò dispone anche di un’imbarcazione per i test in acque degli stessi) in fasce dalle 18.30 alle due di notte, ossia derogare sulle ristrettezze di navigazione a motori “tradizionali” a scoppio che, di fatto, sono impediti dalla Legge del 1993 e successiva modifica del 2001 che vieta la navigazione a motore sul lago di Garda parte trentina). Con la cancellazione dei primi due punti della mozione di Santorum stesso, la mozione è poi stata approvata all’unanimità dai presenti. La mozione prevede l’installazione di colonnine di ricarica (anche per vetture oltre che natanti) nei porti del Garda trentino, incentivando il passaggio di propulsione dei natanti che ora si muovono con motori tradizionali a mobilità elettrica. Una proposta che interessa i noleggi di motoscafi, i gommoni che sono utilizzati in occasione delle regate veliche, a volte in numero cospicuo a solcare le acque per seguire allenamenti delle squadre agonistiche o i vari atleti (si pensi al Meeting Optimist di Pasqua con oltre mille piccoli regatanti) che si cimentano in regata.