NICOLÒ RENNA CAMPIONE DEL MONDO DELLA CLASSE TECHNO 293 PLUS

Un altro alloro mondiale si aggiunge alla già ricca carriera del giovanissimo figlio d’arte di Vasco Renna, Nicolò, il quale si è aggiudicato il titolo di campione del mondo della classe Techno 293 di windsurf chiuso oggi in Lettonia. Con quattro vittorie, tre secondi posti e una terza posizione su di un totale di dodici regate disputate (ha scartato un undicesimo posto quale peggiore, ha chiuso due regate al sesto posto e si è ritirato in una prova) con 72 punti totali ha relegato il secondo classificato, il greco Alexandros Kalpogiannakis staccato di 14 punti (86) e al terzo il francese Yun Pouliquen (86 punti come il greco ma con peggiori risultati parziali nonostante due vittorie e due secondi posti parziali sulle 12 disputate). Mentre sul campo di regata del golfo di Torbole nella prima prova del Trofeo Michele Nogler, gara di slalom organizzata dal Circolo Surf Torbole per ricordare a trent’anni dalla scomparsa il giovane fratello dell’ex presidente Giovanni, oggi in barca giuria, il fratello più “vecchio” Jacopo vinceva l’unica regata disputata davanti all’altro fratello, Riccardo, Nicolò si metteva al collo l’allora mondiale. Per papà Vasco una giornata densa di soddisfazioni dunque, mentre sul prato della sua scuola di windsurf dava le “solite” disposizioni ai suoi istruttori. Al Trofeo Michele Nogler si è vista una novità: una boa motorizzata e dotata di telefono che riceve tramite una “App” le coordinate satellitari via GPS e si posiziona esattamente dove decide il Comitato di Regata che si vada a posizionare per delimitare il campo di regata. Unico “neo” l’elevato costo, quasi 6.000 dollari per la più sofisticata dotata di potente batteria. Potrebbe così chiudersi definitivamente l’era dei gavitelli e dei “corpi morti” che in oltre mezzo secolo di regate hanno riempito i fondali del lago di Garda di blocchi di cemento (i corpi morti, appunto). Aquistarne un po’ e farle usare ai Circoli velici a turno non sarebbe male.