Nel libro “Teste di covid” l’infermiere racconta le nostre emozioni

Redazione10/03/20223min
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Il 2020 sarà un anno che difficilmente dimenticheremo. Il Covid ha segnato indelebilmente la nostra storia, così come ha mutato i nostri comportamenti. In questo periodo di confusione mediatica stiamo cercando di capire come sopravvivere psicologicamente a tutto quello che sta accadendo mettendo in evidenza le nostre fragilità, il meglio e il peggio di ognuno di noi. Il nostro subconscio ha sviluppato diverse strategie di adattamento anche per superare il periodo cupo delle restrizioni, alcune rigorose ed efficaci, altre estremamente esilaranti.
Situazioni che si possono trovare nel libro “Teste di Covid” (Arcolibri edizioni, 280 pagine, 15 Euro) scritto da Massimo “Max” Curti.
Nato e cresciuto in provincia di Bolzano, l’autore da oltre vent’anni vive in Trentino e da sei nella Busa. È un infermiere, ma la sua esperienza nel mondo dell’emergenza parte nel lontano 1989 sulle ambulanze della Croce Rossa di Bolzano. Dal 2009 ha lavorato in “Trentino Emergenza”, mentre dal 2021 si occupa di Medicina del Lavoro.
“Teste di Covid” si sviluppa tra la fine di gennaio e il dicembre 2020. A causa di un problema cardiaco l’autore rimane convalescente per diverse settimane. Questo lo costringe ad osservare la realtà in modo diverso: da infermiere è diventato paziente, da colui che assiste a colui che deve essere assistito.
Lo stop forzato gli ha permesso di analizzare reazioni e comportamenti delle persone, a volte divertenti altre volte grotteschi, durante la pandemia.
Il libro raccoglie testimonianze forti, racconti coinvolgenti, il vissuto dell’autore e quello di colleghi e amici che, per attività ed esperienze diverse, hanno vissuto il 2020, cercando di trasmettere le emozioni che hanno e abbiamo provato e dalle quali nessuno è stato risparmiato.
“Dopo essere stato fermo per motivi di salute – ci racconta Max Curti – sono tornato operativo vivendo direttamente quello che il COVID-19 aveva lasciato nelle persone: rabbia, disorientamento, impotenza e insicurezza. Nel mio libro non parlo della malattia né di eroi, ma solo di persone, dell’impatto emotivo e il disagio psicologico che il coronavirus ha avuto nella loro vita personale e lavorativa, nei rapporti personali ed interpersonali, come hanno reagito le persone a questo periodo. Ho voluto proporre un modo diverso – conclude l’autore – di osservare il mondo attorno a noi, inserendo spunti di riflessione e di introspezione, affinché il lettore possa crearsi un pensiero critico dandosi anche delle risposte personali”.
Il libro si può acquistare presso la libreria Cazzaniga ad Arco, oppure online su Amazon.


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