NEL 2022 IL TERMINE DELLA LOPPIO – BUSA

Redazione18/08/20192min
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Lo ha assicurato il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, che nei giorni scorsi a Palazzo Giulia a Trento, sede del Servizio Strade ha “strappato” tempi, costi e, soprattutto, collaborazione con la Provincia: i poco meno di due chilometri che da Passo San Giovanni porteranno il traffico nell’Alto Garda saranno operativi entro il 2022. Un intervento che s’inserirà nel contesto paesaggistico di un’area delicata quale la zona della ex discarica della Maza è, zona per la quale si è già pensato al suo recupero ambientale con la completa bonifica, interventi per i quali la provincia ha deciso il “coinvolgimento” diretto dei tecnici della Comunità di Valle coordinati dall’architetto Gianfranco Zolin. Valutazione d’impatto Ambientale (VIA) avviata, progetto definitivo del collegamento in zona Cretaccio e predisposizione dell’appalto integrato per il costruendo tunnel le “tappe” messe “nero su bianco” a Trento. In via S. Isidoro ad Arco la grande rotatoria dove si collegherà l’opera stradale è già in avanzato stato di realizzazione, dunque anche gli ultimi timori sollevati in Consiglio comunale nei giorni scorsi con un’interrogazione delle minoranze sono fugati. A Trento, inoltre, Malfer e Zolin hanno messo sul piatto il collegamento ferroviario tra la Busa e Rovereto, opera inserita nel Piano stralcio della comunità e che entro agosto dovrà ricevere risposta da parte di tutte le amministrazioni comunali d’ambito. Tunnel e strada, dunque, pronti entro il 2022 grazie alla collaborazione di tutte le realtà “coinvolte” con i rispettivi tecnici e dirigenti, Provincia in testa con Raffaele De Col, dirigente Grandi Opere, Mario Monaco, dirigente Opera stradali e Andrea Donati, geometra in ambito Grandi opere. Per la Comunità, come detto, l’architetto Zolin. Un gruppo di lavoro che darà, finalmente, la risposta che il territorio del Garda trentino attende da quasi quarant’anni.