Nago Torbole, il Comune dell’Alto Garda con più turisti pro-capite

Claudio Chiarani04/05/20233min
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Nago Torbole è il Comune che registra in percentuale il più alto numero di pernottamenti nel bacino del Garda trentino i confronto ai residenti. Il dato fornito dall’Azienda per il Turismo Garda Dolomiti spicca, naturalmente, nella vastità dei numeri delle presenze che il nostro ambito registra anno dopo anno, una meta turistica sempre più “appetita” sia da italiani sia da stranieri, questi ultimi naturalmente che la fanno “da padrone” per presenze da sempre. Insomma, per un Comune che ha registrato all’anagrafe 2.860 abitanti ci sono 257,3 pernottamenti pro capite. Se si paragona Riva del Garda, che ne registra poco meno di 91 (90,8 per l’esattezza) il dato appare ben chiaro. Arco si attesta sui 46,4 pernottamenti pro capite, Ledro arriva a 79,1, Tenno 35, Dro e Drena 16, Comano 23,6 e Valle Laghi a 6,6. Per il direttore dell’APT Oskar Schwazer è un dato che riflette l’ampia disponibilità del territorio in quanto a strutture ricettive, un dato “gestibile” per il quale l’APT ha già in essere la massima attenzione al fine della convivenza tra i residenti stabili e quelli (i turisti) a “tempo determinato”, ossia i turisti. Per il sindaco di Nago Torbole, invece, è un numero che il territorio “sente” nonostante per il Comune da lui amministrato sia un dato positivo e che fa piacere. La “pressione” turistica si sente eccome, afferma tra le righe Gianni Morandi, ed ecco allora che è necessario riflettere su questo numero. È noto, infatti, che in molti ambiti confinanti (vedi Alto Adige) si sta pensando e attuando una sorta di “numero chiuso” per le presenze turistiche, cosa che è stata recentemente presa in esame anche da regioni confinanti come il Veneto. Troppi turisti comportano anche un aumento dei costi di gestione da parte dell’amministrazione, rimarca il sindaco di Nago Torbole nella sua intervista alla stampa, perché siamo costretti a tenere sempre alta l’attenzione sulla situazione. “E se Torbole assorbe il 90% del turismo è a Nago che bisogna concentrare gli sforzi per aumentare quel 10% attuale – conclude Morandi – diversificando l’offerta proponendo cultura (il futuro Parco archeologico di Castel Penede è il sogno concreto di Morandi), sport outdoor, gastronomia. Su Torbole? Sono contrario al numero chiuso – conclude Morandi – e dobbiamo investire per alzare il livello dell’offerta al turista”.

 

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